Dallo scorso 22 gennaio i militari presidiano Barriera di Milano. Dalle 7 di mattina alle 19 di sera 42 uomini e donne dell'esercito italiano, sui quartieri dell'area di Torino nord, con l'obiettivo di affiancare gli agenti ai pattugliamenti già presenti sul territorio. Un provvedimento fortemente voluto dal governo Meloni per garantire più sicurezza.
"Via i militari"
Sabato però i centri sociali scenderanno in strada per "cacciare" i militari. L'appuntamento con il presidio, l'assemblea e musica è fissato il 2 marzo alle 14.30 in corso Palermo angolo via Sesia. "In Barriera - si legge sul volantino affisso per le strade - crescono gli sfratti. Il lavoro - se c'è - è pericoloso, precario e malpagato".
"La sicurezza - aggiungono - è casa, reddito e sanità per tutti e tutte. Non soldati per le strade".
Forza Italia sulle barricate
A salire sulle barricate contro la protesta è Forza Italia. "Il sindaco Lo Russo - commentano il segretario di Forza Italia a Torino Marco Fontana e il responsabile cittadino azzurro della sicurezza Raffaele Petrarulo - prenda le distanze dalla manifestazione di anarchici contro i militari in Barriera".
"Dopo la legalizzazione di Askatasuna - proseguono gli azzurri - è una pretesa legittima".
"Un primo cittadino deve stare dalla parte dello Stato e non a chi fa dell’eversione e della violenza il proprio modus operandi. Lo Russo resterà nella storia di Torino come il sindaco che ha tentato di contrabbandare l’illegalità come antifascismo. Barriera necessita di quei presidi per il lassismo e lasciar fare di decenni di sinistre" concludono Fontana e Petrarulo.