Cultura e spettacoli | 16 aprile 2024, 16:11

Exposed, le due mostre a Camera: Dongkyun Vak. Heatwave e Voci Nascoste. Le lingue che resistono

Dal 20 aprile al 2 giugno in occasione di Exposed

Heatwave di Dongkyun Vak

Heatwave di Dongkyun Vak

Dopo Ugo Mulas / Saul Steinberg e Michele Pellegrino, la Project Room e la Sala 6 di Camera si preparano ad ospitare due nuovi appuntamenti con la fotografia che saranno visitabili dal 20 aprile al 2 giugnoDongkyun Vak. Heatwave e Voci Nascoste. Le lingue che resistono.

Dongkyun Vak. Heatwave

Curata da Giangavino Pazzola in occasione della prima edizione di EXPOSED Torino Foto Festival, Heatwave è la mostra del giovane artista sudcoreano Dongkyun Vak, vincitore della terza edizione di A New Gaze, premio biennale creato dalla collezione svizzera Art Vontobel Collection e dedicato alla fotografia contemporanea.

Con oltre venti fotografie, tra lightbox e stampe di medio e grande formato, la mostra esplora il rapporto tra esseri viventi, natura e tecnologia nella contemporaneità. Le immagini di paesaggi naturali e antropizzati, di prototipi meccanici e autoveicoli, di architetture e corpi che li abitano ricompongono un catalogo visivo in cui innovazione tecnologica e design eco-compatibile tracciano una nuova via di coesistenza tra l'uomo e l'ambiente. 

Voci Nascoste. Le lingue che resistono

Una mostra collettiva che raccoglie tre lavori inediti di Arianna ArcaraAntonio Ottomanelli e Roselena Ramistella sul tema delle minoranze linguistiche nelle aree interne della penisola italiana. 

Un progetto multidisciplinare realizzato da CAMERA e Chora Media in partnership culturale con Lavazza che, insieme alle oltre 30 immagini esposte, comprende materiali campionati in diversi luoghi e una serie podcast realizzata da Chora Media

Documentando la comunità albanese Arbereshe in Sicilia, i gruppi di parlanti greco-italioti della Grecia salentina in Puglia e quelli francoprovenzali della Valle d’Aosta, i progetti di Arcara, Ottomanelli e Ramistella descrivono un paesaggio visivo, morfologico e sonoro ricco e articolato, dove la fotografia contemporanea si incontra con la storia, la vivacità delle persone e la sacralità di luoghi, feste e miti.
Un patrimonio di conoscenze e di storie in continua trasformazione, risultato di migrazioni fisiche lontane, coesistenze e dispersioni linguistiche, marginalità numerica e centralità culturale, che fanno emergere la diversità come valore identitario.

Curata da Giangavino Pazzola, la mostra è realizzata in occasione di EXPOSED Torino Foto Festival.

Per info:  www.camera.to 

 

redazione

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Johanna Finocchiaro

Buongiorno, Good morning, Bonjour, Buenos Días, Namasté!
Sono Johanna. Classe 1990, nata a Torino, appassionata di musica, viaggi, lingue straniere e poesia. Già, POESIA.
Scrivo sin dalla tenera età (mi sono innamorata di lei al nostro primo incontro, alle scuole elementari) e leggo, leggo tanto, sempre e ovunque. La mia massima fonte d'ispirazione è la natura e l'arte sua complice: mi conquistano l'immediatezza, la forza comunicativa, la varietà di forme e concetti espressi, la contraddizione.
Viaggiando ho compreso quanto il mondo sia immenso, dinamico ed io piccola. Mi ci sono adattata, pian piano, stravolgendo i piani e spostando i limiti. Oggi, continuo ad essere curiosa. E gioiosa. Mi occupo di divulgazione culturale e ho all'attivo quattro pubblicazioni: Clic (L'Erudita Editore), Ramificare (Eretica Edizioni), Specchi (Scrivere Poesia Edizioni), L'Atto versato (Edizioni Il Cuscino di Stelle). Obiettivo primario: sostenere una cultura consapevole, socialmente impegnata.
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E POE...SIA!
Questa rubrica nasce sotto una buona stella o così mi piace pensare; si propone, con determinazione, di avvicinare il lettore a un genere letterario incompreso quanto testardo: la poesia.
Perché no!? Perché non recuperarla dal cassetto, vestirla con abiti nuovi, freschi, darle una possibilità? La possibilità di emozionarci, semplicemente questo: riflettere, sentire qualcosa, qualsiasi cosa, con e grazie a Lei.
Allontaniamoci dall'impostazione scolastica e dall'“analisi del testo”, lasciando spazio, invece, all'analisi del SENSO. Senso che sta per ragione e sensazione insieme. Impariamo a cercare la domanda, prima della risposta. E accendiamo il pensiero, tra racconti e storie positive che vado scovando per il mondo. Che dite, ci lanciamo nel viaggio? Al trasporto provvedo io!

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