Eventi | 19 aprile 2024, 12:28

Il Museo Egizio torna indietro di 200 anni: le statue spostate nel Corridoio aulico come nel 1824

Fino a ottobre la Galleria dei Re resta chiusa per lavori. Una ventina le opere ricollocate

Il Museo Egizio torna indietro di 200 anni: le statue spostate nel Corridoio aulico come nel 1824

Il Museo Egizio torna indietro di 200 anni: le statue spostate nel Corridoio aulico come nel 1824

La Galleria dei Re del Museo Egizio chiude fino a ottobre per i grandi lavori di riqualifica in vista del Bicentenario. Le statue cambiano così momentaneamente casa e tornano alla loro collocazione originaria, quella di 200 anni fa che accolse Jean-François Champollion

Questa è cosa stupenda” fu la prima frase che pronunciò l’archeologo entrando nel Corridoio aulico vedendo le statue della collezione Drovetti, venduta ai Savoia nel 1824. Proprio grazie a Champollion, è stato possibile decifrare i geroglifici sulle statue e dare loro finalmente un nome. 

Nuovo allestimento dal 23 aprile

Una ventina le statue che saranno visibili nel nuovo allestimento dal 23 aprile senza il piedistallo Ottocentesco Si potranno ammirare ad altezza naturale, così come apparivano nei templi a Luxor. Le due sfingi e la statua di Sethi II resteranno all’interno della Galleria dei Re perché troppo pesanti per essere spostate. 

Una parte della collezione occupa anche gli spazi dell’Accademia delle Scienze con cui è stata attivata una collaborazione e in cui sono conservati tutti i documenti tra cui tutta la corrispondenza personale di Champollion e Drovetti. 

Documenti importanti e preziosissimi

Si tratta dei documenti più importanti sulla nascita del Museo. “Tra questi abbiamo il Catalogue, l’inventario del 1822 con l’elenco dei pezzi ordinati a seconda del materiale, dall’avorio al legno, scritto da Bernardino Dovretti per presentare il primo nucleo della Collezione che sarà venduta ai Savoia. Un documento che ci ha aiutato ad allestire il Corridoio aulico” spiega Elena Borgi, Responsabile Biblioteca e Archivio Accademia delle scienze 

Il nuovo volto del museo

Abbiamo trasformato il museo di oggi in quello di una volta - commenta la presidente della Fondazione Museo Egizio, Evelina Christillin - È una cosa temporanea, ma è molto bello che si possano ammirare mentre si procede con le opere di ristrutturazione. Una volta terminati i lavori si potranno vedere dal cortile interno e da piazza Carignano grazie all’apertura delle finestre".

Chiara Gallo

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Johanna Finocchiaro

Buongiorno, Good morning, Bonjour, Buenos Días, Namasté!
Sono Johanna. Classe 1990, nata a Torino, appassionata di musica, viaggi, lingue straniere e poesia. Già, POESIA.
Scrivo sin dalla tenera età (mi sono innamorata di lei al nostro primo incontro, alle scuole elementari) e leggo, leggo tanto, sempre e ovunque. La mia massima fonte d'ispirazione è la natura e l'arte sua complice: mi conquistano l'immediatezza, la forza comunicativa, la varietà di forme e concetti espressi, la contraddizione.
Viaggiando ho compreso quanto il mondo sia immenso, dinamico ed io piccola. Mi ci sono adattata, pian piano, stravolgendo i piani e spostando i limiti. Oggi, continuo ad essere curiosa. E gioiosa. Mi occupo di divulgazione culturale e ho all'attivo quattro pubblicazioni: Clic (L'Erudita Editore), Ramificare (Eretica Edizioni), Specchi (Scrivere Poesia Edizioni), L'Atto versato (Edizioni Il Cuscino di Stelle). Obiettivo primario: sostenere una cultura consapevole, socialmente impegnata.
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Questa rubrica nasce sotto una buona stella o così mi piace pensare; si propone, con determinazione, di avvicinare il lettore a un genere letterario incompreso quanto testardo: la poesia.
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