Attualità | 09 settembre 2024, 15:55

50 sensori agli incroci semaforici: a Torino arriva Letismart, la tecnologia che aiuta ciechi e ipovedenti a muoversi in città

L'installazione è stata resa possibile grazie alla sinergia tra Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, Scen, Iren e Città di Torino

Il bastone intelligente Letismart con l'ideatore Marino Attini

Il bastone intelligente Letismart con l'ideatore Marino Attini

Torino sperimenta il sistema Letismart, tecnologia di ultima generazione che aiuta le persone con disabilità visiva a muoversi negli spazi urbani. Ideato da una persona ipovedente, Marino Attini, prodotto dall’azienda Scen, in partenariato con UICI (Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti) e I.Ri.Fo.R. (Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione), Letismart è un microcomputer in grado di interagire con un’infrastruttura collocata sul territorio. In questo modo, il sistema fornisce alle persone non vedenti una serie di indicazioni sonore utili per muoversi in maniera più sicura e autonoma. Già adottato con successo in altri territori italiani, ora Letismart approda nel capoluogo piemontese, una delle prime grandi città ad avviare la sperimentazione. Sono stati infatti installati i primi radiofari (elementi indispensabili per il funzionamento di questa tecnologia) all’interno dei semafori sonori di 5 incroci nevralgici del centro cittadino.

Questo risultato è stato raggiunto con un sapiente gioco di squadra. Su indicazione dell’UICI di Torino sono stati installati 50 radiofari all’interno dei semafori sonori dai tecnici dell’azienda Iren. La Città di Torino ha autorizzato il progetto e segue con interesse la sperimentazione.

Come funziona Letismart

Letismart, un microcomputer del peso di pochi grammi, può essere installato all’interno di un bastone bianco per persone cieche, senza alterarne il peso e la maneggevolezza. Questo strumento è in grado di guidare la persona non vedente, fornendo tutta una serie di informazioni su specifici punti di interesse (ad esempio, attraversamenti dotati di semaforo sonoro, fermate dei mezzi pubblici, sedi istituzionali, scuole e ospedali, esercizi commerciali), che vengono riconosciuti e annunciati con un messaggio vocale. Non solo. Usando il sistema Letismart, l’utente ha la possibilità di interagire con lo spazio: può attivare dei segnalatori acustici (presenti nei punti di interesse) che letteralmente lo “chiamano” finché non ha raggiunto il luogo desiderato; può avvisare con anticipo della propria presenza il conducente di un bus o di un tram, prima che il mezzo arrivi in fermata; può attivare un semaforo sonoro, senza bisogno di azionare manualmente il pulsante presente sulla palina. I vantaggi, dunque, sono potenzialmente tantissimi.

Per funzionare, però, Letismart ha bisogno di interagire con una rete di radiofari (piccoli emettitori di radiofrequenze) che devono essere collocati sul territorio, in corrispondenza dei punti di interesse. Quanto più la rete infrastrutturale è capillare e progettata con attenzione, tanto più il sistema risulta efficace. Ovviamente l’obiettivo non è quello di disseminare la città di radiofari (cosa che, in uno spazio urbano esteso come quello di Torino, sarebbe poco praticabile), ma individuare con attenzione i punti di interesse, in modo che siano efficaci e utili a tutti. L’idea di iniziare il lavoro dai semafori sonori del centro va proprio in questa direzione.

Italdesign, azienda da sempre attenta a supportare le iniziative con impatto sociale positivo sul territorio piemontese, quest’anno sceglie di sostenere le attività portate avanti dall’UICI (Unione italiana Ciechi e Ipovedenti) di Torino.

"Siamo felici che una tecnologia così promettente stia prendendo piede anche nella nostra città – commenta il presidente provinciale UICI Torino, Giovanni Laiolo La nostra gratitudine va a tutte le persone e realtà imprenditoriali che hanno scelto di sostenerci, sia economicamente, sia attraverso la propria professionalità. È importante, inoltre, che l’amministrazione cittadina abbia riconosciuto il valore e le potenzialità del sistema Letismart. Ora ci auguriamo che, grazie anche al supporto delle istituzioni, la rete infrastrutturale necessaria al funzionamento di questo strumento venga progressivamente ampliata. Il prossimo traguardo potrebbe essere il posizionamento dei radiofari nelle stazioni della metropolitana. Sarebbe un prezioso passo avanti verso una città più inclusiva e più attenta alle esigenze di tutti".

"L'inclusione si costruisce anche con gli strumenti giusti e la tecnologia, creando le condizioni per il raggiungimento di una maggiore autonomia, può essere il miglior alleato delle persone con disabilità, permettendo loro di esprimere le proprie potenzialità andando oltre le barriere e ambire a progetti di vita più ricchi di opportunità, di partecipazione e di integrazione - commenta l'assessora all'Innovazione della Città di Torino, Chiara Foglietta -. Con questa convinzione abbiamo deciso di ospitare a Torino la sperimentazione di una progettualità innovativa come il sistema Letismart, che continuiamo a seguire con attenzione, certi che le nuove soluzioni tecnologiche possano consentire alle persone con disabilità, e non solo a loro, di vivere meglio, con più autonomia e autodeterminazione".

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Federica Monello

Giornalista pubblicista, ascoltatrice vorace di musica, amante di tutto ciò che è cultura. Nasco e cresco in Sicilia dove da studentessa di Lettere Moderne muovo i primi passi nel giornalismo, dopo poco unisco la scrittura alla passione per la musica. Giungo ai piedi delle Alpi per diventare dottoressa in Comunicazione e Culture dei media e raccontare di storie di musica, versi, suoni e passioni.

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