Attualità | 08 novembre 2024, 15:22

Cascina Falchera inaugura i nuovi orti comunitari urbani

L'appuntamento è per domenica 10 novembre. I nuovi orti nascono nell’ambito di due progettazioni principali: CoFarm4cities e Ecosistema Agroforestale Urbano

Cascina Falchera inaugura i nuovi orti comunitari urbani

Domenica 10 novembrealle ore 15.30, durante la tradizionale Festa d’Autunno di Cascina Falchera, alla presenza di Carlotta Salerno, assessora alle Politiche Educative e Giovanili della Città di Torino, saranno inaugurati i nuovi Orti Urbani Comunitari

Cascina Falchera - affidata in concessione dalla Città al Consorzio Kairòs per 19 anni e gestita in collaborazione con ITER (Istituzione Torinese per una Educazione Responsabile) – ha riaperto le porte nel maggio 2023 con nuove vocazioni e molteplici iniziative. La Cascina, infatti, oltre a essere un punto di riferimento per il sistema delle scuole torinesi, ospita diverse attività tra cui l’orticultura.

"La costante crescita delle attività all'interno di Cascina Falchera è motivo di orgoglio per la nostra Città. Il rinnovamento degli spazi della cascina effettuato lo scorso anno – afferma Carlotta Salerno, assessora alle Politiche Educative e Giovanili del Comune di Torino - ha contribuito a fornire un piccolo angolo di natura a disposizione di tutta la cittadinanza, per bambine, bambini e famiglie. L'inaugurazione degli orti comunitari urbani è quindi un ulteriore segno tangibile del prezioso lavoro intrapreso insieme al Consorzio Kairos, che ringrazio per l'impegno e la dedizione".

Gli orti comunitari urbani sono un progetto innovativo che apre le porte dell’orticoltura urbana a cittadini di tutte le età. Gli orti, infatti, sono pensati per chiunque voglia coltivare il proprio spazio verde: dai residenti di Falchera agli abitanti di Torino e delle cittadine vicine, sia singoli che gruppi e associazioni. Grazie a un bando dedicato, gli orti offriranno a ciascuno la possibilità di mettersi in gioco, imparare e condividere esperienze.

 

Questa iniziativa, oltre a favorire l’autoproduzione agricola, promuove anche l’educazione ecologica e la costruzione di una comunità attenta all’ambiente. Gli Orti Comunitari diventano così un luogo di aggregazione e di crescita dove le persone possono coltivare non solo ortaggi, ma anche relazioni e legami duraturi.

I nuovi orti nascono nell’ambito di due progettazioni principali: CoFarm4cities e Ecosistema Agroforestale Urbano.

CoFarm4cities, finanziato da Interreg e realizzato in collaborazione con il Comune di Torino e il Consorzio Kairos, si pone l’obiettivo di sviluppare un modello replicabile per la gestione sostenibile delle aree agricole periurbane. A tal fine, all’interno della Cascina Falchera, si sta costruendo una rete di ortolani che abiteranno e animeranno gli orti, rendendo la città più autosufficiente e sostenibile.

Ecosistema Agroforestale Urbano, guidato da Orti Generali in collaborazione con Torino Urban Lab e il Consorzio Kairos e realizzato con il contributo della Fondazione Compagnia di San Paolo, mira, invece, a trasformare le aree urbane in vere e proprie food forest. Con la rigenerazione delle rive fluviali e la creazione di spazi verdi per animali e comunità, il progetto propone un ecosistema urbano che fornisce frutta, noci e ortaggi, rendendo la città più verde e resiliente e crea nuovi modelli di gestione ecologica a servizio della comunità.

A partire dall’11 novembre, in coincidenza con l’inizio dell’anno agrario, i nuovi ‘ortisti’ potranno inoltre partecipare a un percorso formativo gratuito di avviamento all’orticoltura, organizzato dalla cooperativa Limen in collaborazione con il Consorzio Kairos. Un’opportunità imperdibile per scoprire le tecniche di coltivazione e per imparare a curare un orto urbano, valorizzando il proprio impegno e contribuendo al benessere collettivo.

comunicato stampa

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Federica Monello

Giornalista pubblicista, ascoltatrice vorace di musica, amante di tutto ciò che è cultura. Nasco e cresco in Sicilia dove da studentessa di Lettere Moderne muovo i primi passi nel giornalismo, dopo poco unisco la scrittura alla passione per la musica. Giungo ai piedi delle Alpi per diventare dottoressa in Comunicazione e Culture dei media e raccontare di storie di musica, versi, suoni e passioni.

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