Corso Unione Sovietica diventa corso Sergio Ramelli. E' questa l'ennesima azione simbolica messa a segno nella notte da Gioventù Nazionale Torino Sezione D'Annunzio, che così ha scelto di ricordare il militante ucciso nel 1975 sotto casa a Milano a colpi di chiave inglese, per mano di alcune persone di sinistra legate ad Avanguardia Operaia.
"Inaccettabile corso Unione Sovietica"
"La scelta di corso Unione Sovietica - spiegano in una nota -non è casuale. Riteniamo inaccettabile che una delle principali arterie della nostra città porti ancora il nome di un regime responsabile di milioni di morti e repressioni".
I blitz
Un'iniziativa che si aggiunge al manifesto affisso in via Nizza davanti al Grattacielo della Regione, poi rimosso dal Comune. Ed in segno di protesta, i militanti del Fronte della Gioventù hanno fatto comparire uno striscione di fronte al Palazzo Civico e diffuso nel capoluogo centinaia di volantini diffusi nel capoluogo piemontese nel 50° della morte di Ramelli.
"Togliere ogni omaggio ad Unione Sovietica"
E sul cambio di nome di corso Unione Sovietica aggiungono: "Con questa iniziativa intendiamo lanciare un messaggio chiaro: la memoria non può essere selettiva e la toponomastica cittadina deve riflettere valori di libertà, giustizia e rispetto per le vittime di ogni forma di violenza politica".
"Invitiamo l’amministrazione comunale ad avviare un percorso di revisione della toponomastica, coinvolgendo storici, cittadini e associazioni, per restituire dignità a chi ha pagato con la vita la propria fede politica e per rimuovere ogni omaggio a un regime che per anni seminò oppressione e miseria" concludono.
Ad intervenire nel dibattito il Presidente della Circoscrizione 2 Luca Rolandi: "Io sono contro a quel filone di pensiero che vuole abbattere tutta quella parte della storia considerata negativa: la storia è fatta di bene e male, nella toponomastica ci sono vicende che spesso non sono illuminanti e fatte di benefattori". "Bisogna avere pietà di questo ragazzo ucciso negli anni '70, in un periodo che ha fatto vittime da entrambe le parti" ha concluso.