Economia e lavoro | 14 maggio 2025, 13:23

Con l'operazione Recaro, Proma rilancia lo stabilimento di Caselette (e assume 160 persone): l'automotive torinese batte un colpo

Il gruppo italiano, dopo l'acquisto del marchio tedesco, procede con un piano di espansione in termini di volumi produttivi e di assunzioni

Stabilimento Recaro di Caselette

Stabilimento Recaro di Caselette

In mezzo a tante voci di crisi, c'è un pezzo di storia automotive torinese che può guardare al futuro con serenità. Si tratta di Proma group, che da poco ha concluso l'acquisizione di Recaro Automotive, il marchio tedesco che si occupa di sedili per auto sportive (clienti del calibro di Porsche, Lamborghini, Audi e Ferrari) e che, nei mesi passati, non navigava in acque tranquille. Anzi.
Alla fine dello scorso anno, però, è avvenuto un passaggio di proprietà e i destini di Recaro sono passati nelle mani di Proma group che ha colto l'occasione per potenziare le attività del suo stabilimento di Caselette. Uno dei tasselli di un puzzle che a livello globale arriva a contare oltre 5500 dipendenti per un fatturato di oltre un miliardo di euro.

Dalla Germania alle porte di Torino
Oltre alle risorse economiche per chiudere l'acquisto, però, Proma ha portato con sé anche un piano di rilancio, che riguarda da vicino proprio lo stabilimento torinese. Un potenziamento dei volumi produttivi che trascina con sé anche un aumento dell'occupazione: agli attuali 320 addetti, infatti, se ne andranno ad aggiungere altri 160.
In pratica, a Caselette sarà trasferita tutta la produzione che Recaro in passato realizzava in Germania, ricavando nuovi spazi e allestendo ulteriori capannoni vicini a quelli già operativi.
 
Anche un'Academy per ricerca e formazione
Ma i progetti dell'amministratore delegato di Recaro, Luca Pino, vanno anche oltre. Si vuole realizzare una sorta di "campus" in cui dare spazio alla ricerca, alla progettazione e alle attività di formazione che il gruppo vuole portare avanti con una vera e propria Academy. Un ulteriore passo avanti, insomma, dopo che proprio nel recente passato lo stesso manager si era lamentato delle lungaggini burocratiche dell'operazione, tanto da paventare l'ipotesi di spostare tutto non a Caselette, ma in Serbia.

Eventualità scongiurata, adesso. E tutto sembra pronto per decollare, segnando il 2030 come traguardo da raggiungere con il percorso di crescita: “Il nostro investimento in Recaro Automotive - dice Pino - rafforza la nostra capacità di offrire un prodotto di sedili premium, abbracciando le innovazioni più avanzate del settore. Come italiano, sono orgoglioso di vedere quanto l’eccellenza manifatturiera italiana sia riconosciuta e apprezzata a livello globale”.

Massimiliano Sciullo

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Barbara Gabriella Renzi

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