/ Cronaca

Cronaca | 14 giugno 2025, 10:02

Ancora un'aggressione al carcere delle Vallette: "E' la quindicesima dall'inizio dell'anno. Situazione insostenibile"

Questa volta è stata una detenuta a colpire un'agente in servizio dopo aver dato fuoco alla propria cella. L'allarme dell'Osapp

Ancora un'aggressione al carcere delle Vallette

Ancora un'aggressione al carcere delle Vallette

Nuova aggressione al Carcere delle Vallette di Torino. I sindacati di polizia penitenziaria denunciano infatti la quindicesima aggressione ai danni degli agenti, con il ferimento del 22esimo addetto. Nella prima mattinata del 13 giugno 2025, presso il padiglione femminile dell’istituto, una detenuta, già nota per la sua indole violenta, ha inizialmente dato fuoco ad alcuni dei propri indumenti nella cella in cui si trovava. Il pronto intervento del personale ha evitato conseguenze più gravi. Tuttavia, durante l’accompagnamento ai passeggi, la detenuta ha colpito un’assistente della Polizia Penitenziaria con uno schiaffo al petto, l’ha strattonata con violenza, spingendola contro un muro e colpendola infine con un pugno alla schiena. L’assistente è stata trasportata all’ospedale Maria Vittoria, dove le è stata assegnata una prognosi di cinque giorni, salvo complicazioni.

"Non si arresta la spirale di violenza nella Casa Circondariale di Torino ‘Lorusso e Cutugno’, tra gli istituti penitenziari più complessi e critici del territorio nazionale. Il numero delle aggressioni continua a crescere, mentre l’estate – tradizionalmente periodo ad alto rischio – è ormai alle porte. Una condizione simile si registra anche in molti altri istituti penitenziari d’Italia, dove il livello di tensione, sovraffollamento e pericolosità è diventato ormai strutturale", dice Il segretario Generale dell’O.S.A.P.P., Leo Beneduci.

"Ciò che desta ulteriore preoccupazione è l’assenza di risposte efficaci da parte dell’amministrazione. Le carceri italiane restano in piedi soltanto grazie all’abnegazione e alla professionalità delle donne e degli uomini della Polizia Penitenziaria, che operano senza risorse, con organici ridotti, in condizioni operative proibitive e in ambienti sovraffollati che rendono ogni intervento più pericoloso e imprevedibile”.

redazione

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A GIUGNO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium