Economia e lavoro | 01 luglio 2025, 14:47

Cinghiali, per protesta i rappresentanti di Coldiretti Torino non votano i bilanci di ATC e CA

La decisione per contestare la decisione della Regione di pagare soltanto l’83% dell’ammontare dei danni da fauna selvatica per l’anno 2024

Immagine di archivio

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I rappresentanti di Coldiretti Torino non hanno votato i bilanci degli Ambiti territoriali di caccia e dei Comprensori alpini riferiti al 2024. La protesta di Coldiretti Torino e delle altre federazioni provinciali del sindacato agricolo è rivolta contro la decisione della Regione Piemonte di pagare soltanto l’83% dell’ammontare dei danni da fauna selvatica per l’anno 2024.

Coldiretti siede in quasi tutti i consigli direttivi di questi organismi cui è demandata per legge la gestione della fauna selvatica in rappresentanza degli interessi dell’agricoltura.

«L’astensione sui bilanci è un atto estremo che non avremmo mai voluto adottare – fa notare il presidente di Coldiretti Torino, Bruno Mecca Cici e vicepresidente regionale con delega alla fauna selvatica – Ma siamo davvero stufi. ATC e CA integrano il contributo regionale appena con un 10% di risorse proprie. Il risultato è che agli indennizzi dei danni da cinghiale manca il 17% dei danni accertati, cioè dovuti».

Nei giorni scorsi la Regione ha approvato lo stanziamento di 3.604.844,99 euro per i danni del 2024, un risarcimento che è, appunto, appena l’83% dei danni periziati, quantificati in 4.639.293,72 euro complessivi.

Per questo i rappresentanti di Coldiretti Torino continueranno a utilizzare l’astensione come metodo di lotta sindacale per ottenere quanto dovuto alle aziende agricole.

Secondo dati della Regione, nel 2024 le richieste di risarcimento per danni alle colture in Piemonte sono state 4.379 per un importo. I danni sono stati provocati per circa il 70% dai cinghiali, il 12% da ungulati ruminanti, il 9% da corvidi e il rimanente da altre specie animali. Le tipologie di danni più frequenti sono la distruzione delle zolle (oltre 14mila ettari) e la distruzione del prodotto a termine (4,5mila ettari), per una perdita totale di prodotto quantificata in 177mila quintali su tutto il Piemonte. La provincia più colpita è quella di Torino con 54mila quintali di prodotto perso nel 2024. I risarcimenti vengono erogati agli Atc, Ca, Province e Città Metropolitana di Torino, gli enti che gestiscono le istruttorie e a loro volta trasferiscono i le somme alle aziende agricole danneggiate.

comunicato stampa

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Barbara Gabriella Renzi

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