A fronte di una domanda crescente, le società di noleggio si confrontano con un panorama di rischi operativi specifici e complessi.
La gestione della flotta non si esaurisce nella manutenzione e nella logistica, al contrario include una necessaria e strategica attività di mitigazione dei pericoli legati all'inaffidabilità dei clienti e ad azioni criminali. Le criticità spaziano dalla semplice morosità nel pagamento dei canoni fino a scenari di appropriazione indebita del veicolo e furto conclamato.
Affrontare tali eventualità richiede un approccio strutturato, che combini tutele legali, procedure di verifica accurate e l'adozione di tecnologie avanzate. L'obiettivo è proteggere il patrimonio aziendale, ovvero il parco veicoli, e mantenere la sostenibilità economica del business nel tempo.
Analisi dei rischi operativi nel noleggio veicoli
La natura stessa del servizio di noleggio espone le società a un'asimmetria informativa e a un rischio di credito notevole. Il bene, di valore unitario elevato, viene affidato a terzi sulla base di un contratto fiduciario. Le minacce alla redditività e all'integrità del parco auto si possono categorizzare in tre macro-aree distinte.
In primo luogo, si manifesta il rischio di insolvenza. Tale situazione si concretizza quando il cliente, per difficoltà finanziarie o per dolo, omette di corrispondere uno o più canoni di noleggio. Se nel breve termine il mancato pagamento di una singola rata può apparire come un evento gestibile, nel lungo termine una serie di insolvenze reiterate erode la marginalità e genera complessi iter di recupero del credito, con annessi costi legali e amministrativi.
In secondo luogo, emerge il fenomeno dell'appropriazione indebita. In tale circostanza, il cliente oltre a non pagare, al termine del contratto non provvede alla restituzione del veicolo. Il mezzo sparisce dalla circolazione, l'utilizzatore diviene irreperibile e la società di noleggio si trova a dover gestire una perdita secca, che impatta direttamente sul bilancio. L'azione legale per il recupero del bene è spesso lunga, costosa e dall'esito incerto, specialmente se il veicolo è stato trasferito oltre confine.
Infine, vi è il rischio di furto. Il veicolo può essere sottratto sia quando è in uso, sia direttamente dai depositi della società. I furti su commissione, finalizzati al mercato nero dei pezzi di ricambio o alla riesportazione illegale dei mezzi, sono una realtà consolidata che colpisce con frequenza le flotte aziendali, percepite come un obiettivo remunerativo e a basso rischio da parte delle organizzazioni criminali.
Strumenti di prevenzione: contrattualistica e due diligence
Una strategia efficace di mitigazione del rischio inizia ben prima della consegna delle chiavi. La fase preliminare di analisi e la stesura di un contratto solido sono i primi strumenti a difesa del patrimonio aziendale. Un'accurata due diligence sul potenziale cliente è un passaggio ineludibile. Le verifiche devono includere:
● Controllo dell'affidabilità creditizia: l'interrogazione di banche dati specializzate (come la CRIF) traccia un profilo della solvibilità del cliente, sia esso un privato o un'azienda. Un passato di insolvenze o protesti è un chiaro indicatore di rischio.
● Verifica documentale: l'acquisizione e il controllo di documenti d'identità validi, visure camerali per le aziende e documentazione reddituale riducono il pericolo di frodi identitarie.
Parallelamente, la struttura contrattuale deve essere progettata per tutelare la società di noleggio in ogni scenario. È essenziale che il contratto contenga clausole chiare e specifiche, non vessatorie ma esplicite, riguardo a:
● Penali per ritardato pagamento: definire con precisione gli interessi di mora e le eventuali sanzioni applicabili in caso di mancato rispetto delle scadenze.
● Obblighi di custodia: esplicitare le responsabilità del cliente nella custodia del veicolo, incluse le procedure da seguire in caso di sinistro o furto.
● Autorizzazione al trattamento dei dati di localizzazione: ottenere il consenso informato del cliente all'installazione e all'utilizzo di sistemi di geolocalizzazione sul veicolo, attraverso la specificazione delle finalità del trattamento dati (sicurezza, recupero del bene) nel pieno rispetto della normativa GDPR.
L'innovazione tecnologica a supporto della gestione della flotta
Le procedure preventive, per quanto rigorose, non possono azzerare il rischio. È qui che l'innovazione tecnologica diviene un alleato strategico. I moderni sistemi di gestione delle flotte integrano soluzioni software e hardware per un monitoraggio attivo e una protezione efficace del parco veicoli.
La localizzazione satellitare (GPS) è il primo livello di difesa. Un dispositivo installato a bordo del veicolo trasmette in tempo reale la sua posizione a una piattaforma centralizzata. Tale sistema ha molteplici benefici operativi: ottimizzazione dei percorsi, monitoraggio dello stile di guida, gestione della manutenzione. In ottica di sicurezza, la geolocalizzazione è lo strumento primario per rintracciare un veicolo in caso di furto o mancata restituzione. Si possono configurare allarmi automatici (geofencing) che notificano l'uscita del mezzo da un'area predefinita o il suo utilizzo in orari non autorizzati.
Tuttavia, la sola localizzazione può rivelarsi insufficiente. Sapere dove si trova un veicolo sottratto non significa poterlo recuperare agevolmente, specialmente se l'utilizzatore illegittimo oppone resistenza o si nasconde. La conoscenza della posizione è il primo passo, ma per finalizzare il recupero in sicurezza serve un'azione più incisiva.
Gestione delle crisi: recupero del veicolo in scenari complessi
Consideriamo lo scenario più critico: un cliente insolvente da mesi, che ha interrotto ogni comunicazione e si è reso di fatto irreperibile con il veicolo. Le vie legali sono state avviate, con la denuncia per appropriazione indebita, ma i tempi della giustizia sono lunghi. Il localizzatore GPS indica la posizione del mezzo, magari fermo in un parcheggio privato o in una zona isolata. Inviare personale per un recupero "fisico" può esporre gli operatori a rischi di aggressione e a contestazioni legali.
In tali contesti, l'adozione di un immobilizzatore elettronico per veicoli diviene una soluzione di ultima istanza per la messa in sicurezza del bene. Si tratta di un dispositivo che, integrato con il sistema di localizzazione, può ricevere un comando da remoto per inibire l'avviamento del motore. L'azione non è immediata e non avviene con il veicolo in marcia, per ovvie ragioni di sicurezza stradale. Il sistema attende il successivo tentativo di accensione: a quel punto, il motore non si avvierà e bloccherà di fatto il mezzo.
Implicazioni legali e operative dell'immobilizzatore remoto
L'utilizzo di un immobilizzatore è un'operazione delicata che richiede un framework operativo e legale inattaccabile. L'attivazione del blocco motore è l'atto finale di un processo ben definito, che deve sempre seguire l'esperimento delle vie legali tradizionali, come la formale messa in mora e la denuncia-querela.
Dal punto di vista legale, è imprescindibile che il contratto di noleggio contenga una clausola specifica che informi il cliente della presenza del dispositivo e ne spieghi il funzionamento, acquisendo il suo consenso esplicito all'attivazione in caso di grave inadempienza contrattuale (come il mancato pagamento di un numero predefinito di rate e la mancata restituzione del bene). Senza tale consenso, l'attivazione del blocco potrebbe essere contestata legalmente.
Dal punto di vista operativo, la procedura deve essere gestita con la massima professionalità. Una volta immobilizzato il veicolo, la società di noleggio può coordinare il recupero con le forze dell'ordine o con società di recupero specializzate e minimizzare ii rischi Il blocco al successivo avvio impedisce che il veicolo venga spostato ulteriormente e semplifica enormemente le operazioni di recupero.
La tutela delle flotte a noleggio da furto e insolvenza non si affida a una strategia integrata. La solidità contrattuale e le verifiche preliminari agiscono da filtro preventivo. Le tecnologie di localizzazione concedono un monitoraggio costante. Infine, strumenti come l'immobilizzatore remoto costituiscono l'extrema ratio per il recupero del bene, a patto di un loro impiego etico, legale e proceduralmente corretto.
La combinazione di tali elementi costruisce un sistema di difesa resiliente, che protegge il valore degli asset aziendali e promuove la sostenibilità a lungo termine dell'attività di noleggio.
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