Economia e lavoro | 16 luglio 2025, 09:15

Emanuele Gambino Winery: una giovane eccellenza a Costigliole d’Asti riconosciuta a livello internazionale

Emanuele Gambino Winery: una giovane eccellenza a Costigliole d’Asti riconosciuta a livello internazionale

Nel cuore di Costigliole d’Asti, tra colline disegnate da filari e un microclima perfetto per la vite, nasce una realtà giovane ma già affermata nel panorama vitivinicolo piemontese e internazionale: la Emanuele Gambino Winery.

Qui, dove la Barbera è casa e la tradizione contadina si respira in ogni angolo, Emanuele Gambino, classe 1983, ha trasformato la sua passione di famiglia in un progetto vitivinicolo autentico e innovativo, capace di esprimere al meglio l’identità del territorio.

Una Barbera che conquista le giurie internazionali

Tra le etichette di punta della cantina spicca la Barbera d’Asti Superiore DOCG 2021, che nel 2024 ha saputo distinguersi in due delle più prestigiose competizioni enologiche a livello mondiale.

Al Concours Mondial de Bruxelles, concorso tra i più autorevoli del settore, che ogni anno coinvolge oltre 10.000 vini da tutto il mondo, questa Barbera ha conquistato una medaglia d’oro, confermando la qualità e la forza espressiva del lavoro fatto in vigna e in cantina.

A premiarla anche la rivista inglese Decanter, promotrice dei celebri Decanter World Wine Awards, dove la Barbera 2021 ha ottenuto 93 punti su 100 e una medaglia d’argento, sfiorando per pochi punti il risultato della vendemmia precedente: la Barbera d’Asti Superiore 2020, che nel 2023 si era aggiudicata la medaglia di platino con ben 97 punti. Un percorso di crescita coerente, fatto di scelte rigorose e rispetto profondo per il vitigno simbolo della zona.

Mo’ Frem: il Moscato secco che sorprende

Tra le proposte più originali dell’azienda, il Mo’ Frem, un Piemonte DOC Moscato Secco 2023 affinato in anfora di terracotta, rappresenta una vera sfida alle consuetudini.

In un territorio in cui il Moscato è tradizionalmente vinificato in versione dolce e frizzante, Gambino ha scelto di reinterpretarlo in chiave secca e ferma, mettendo in risalto l’aromaticità naturale dell’uva e la profondità del terroir.

Una scelta coraggiosa, che ha ottenuto una medaglia d’argento al Concours Mondial de Bruxelles e una medaglia di bronzo ai Decanter Awards, confermando l’interesse e il potenziale di un vino ancora poco conosciuto ma capace di stupire.

Identità, sperimentazione e legame con la terra

L’approccio dell’azienda fondata da Emanuele Gambino unisce cura artigianale, visione contemporanea e una fortissima connessione con la terra.

Oltre alla Barbera Superiore e al Mo’ Frem, la cantina propone altre etichette che valorizzano vitigni autoctoni, lavorati con attenzione e trasparenza, tra cui il Piemonte Chardonnay, il Langhe Nebbiolo e la Barbera d’Asti DOCG in versione più immediata, sempre espressiva e sincera.

I.P.

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Johanna Finocchiaro

Buongiorno, Good morning, Bonjour, Buenos Días, Namasté!
Sono Johanna. Classe 1990, nata a Torino, appassionata di musica, viaggi, lingue straniere e poesia. Già, POESIA.
Scrivo sin dalla tenera età (mi sono innamorata di lei al nostro primo incontro, alle scuole elementari) e leggo, leggo tanto, sempre e ovunque. La mia massima fonte d'ispirazione è la natura e l'arte sua complice: mi conquistano l'immediatezza, la forza comunicativa, la varietà di forme e concetti espressi, la contraddizione.
Viaggiando ho compreso quanto il mondo sia immenso, dinamico ed io piccola. Mi ci sono adattata, pian piano, stravolgendo i piani e spostando i limiti. Oggi, continuo ad essere curiosa. E gioiosa. Mi occupo di divulgazione culturale e ho all'attivo quattro pubblicazioni: Clic (L'Erudita Editore), Ramificare (Eretica Edizioni), Specchi (Scrivere Poesia Edizioni), L'Atto versato (Edizioni Il Cuscino di Stelle). Obiettivo primario: sostenere una cultura consapevole, socialmente impegnata.
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E POE...SIA!
Questa rubrica nasce sotto una buona stella o così mi piace pensare; si propone, con determinazione, di avvicinare il lettore a un genere letterario incompreso quanto testardo: la poesia.
Perché no!? Perché non recuperarla dal cassetto, vestirla con abiti nuovi, freschi, darle una possibilità? La possibilità di emozionarci, semplicemente questo: riflettere, sentire qualcosa, qualsiasi cosa, con e grazie a Lei.
Allontaniamoci dall'impostazione scolastica e dall'“analisi del testo”, lasciando spazio, invece, all'analisi del SENSO. Senso che sta per ragione e sensazione insieme. Impariamo a cercare la domanda, prima della risposta. E accendiamo il pensiero, tra racconti e storie positive che vado scovando per il mondo. Che dite, ci lanciamo nel viaggio? Al trasporto provvedo io!

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