Economia e lavoro | 17 luglio 2025, 09:15

Il Bianco della cooperativa Piemonte Latte

Un progetto che continua dal 2023 con ottimi risultati, valorizzando pienamente il lavoro degli allevatori soci di Piemonte Latte

Prosegue il percorso di trasformazione del latte nella cooperativa saviglianese Piemonte Latte, che a dicembre 2023 aveva deciso di destinare parte del proprio prodotto a caseifici italiani, soprattutto nei periodi di maggiore produzione.

Nei mesi più freddi dell’anno, infatti, la produzione di latte da parte delle vacche è molto generosa, mentre i consumi di formaggi non sono ai livelli alti tipici dei mesi estivi. Proprio nei periodi meno caldi, quando la produzione è tanta, Piemonte Latte ha deciso di destinare parte del latte avanzato alla trasformazione. La cooperativa trasforma il latte in forme di formaggio duro da tavola, che vengono vendute fuori sale in conto lavorazione a un caseificio bresciano che si occupa poi della fase di stagionatura.

Questo formaggio, che è stato chiamato “Bianco” da Piemonte Latte, al momento non viene commercializzato con questo nome né con il marchio della cooperativa saviglianese, perché viene immesso sul mercato dall’azienda che si occupa della trasformazione.

Si tratta di un progetto importante per la cooperativa, che davvero mira a valorizzare il faticoso lavoro degli allevatori: infatti da gennaio a giugno 2025 sono state prodotte oltre 2.600 forme per un fatturato di € 800.000, che si aggiungono alle 7.500 forme prodotte nel 2024.

Il Presidente Roberto Morello è entusiasta di questo percorso, che, come racconta, “è nato per valorizzare il più possibile il lavoro di noi soci, che nei primi mesi dell’anno dobbiamo gestire sempre una sovrapproduzione di latte. Insieme abbiamo confermato quindi non solo il nostro impegno a cooperare per uno scopo condiviso, ma anche la nostra volontà di creare, dove possibile, un circuito virtuoso di sostenibilità per utilizzare al meglio il latte, materia prima preziosa e insostituibile”.

Una volontà che si traduce nell’intenzione di continuare questo percorso e di consolidare la rete già intessuta coinvolgendo sempre più caseifici, anche piemontesi, e cooperative. “Siamo entrati per la prima volta nel mondo della trasformazione” racconta il vicepresidente Bruno Tallone, che continua: “è un settore complesso e stiamo cercando di capirlo, ma ci sembra che i risultati raggiunti in questo anno e mezzo di lavoro siano pienamente soddisfacenti e promettenti. Ci auguriamo di poter continuare su questa linea, dando anche la possibilità di nuovi sbocchi futuri alla nostra grande cooperativa”.

I.P.

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