Cronaca | 03 agosto 2025, 07:13

Parco Italia ’61, la nuova denuncia dei genitori: "Spacciano in monopattino dietro l'asilo"

La stradina di accesso all'asilo frequentata anche dai pusher: "Il degrado aumenta giorno dopo giorno"

Parco Italia ’61, la nuova denuncia dei genitori: "Spacciano in monopattino dietro l'asilo"

Aumentano le segnalazioni e le preoccupazioni attorno al futuro del parco Italia ’61 di via Ventimiglia, al centro da settimane di un grido d’allarme da parte dei residenti del quartiere Nizza Millefonti: feste notturne, spaccio di droga, abbandono di rifiuti (compresi materassi, divani, cartoni e resti alimentari) e un generale senso di insicurezza e degrado.

Una nuova lettera

A raccogliere il malcontento di molti è Elena, che attraverso una copiosa lettera ha deciso di rivolgersi pubblicamente alle istituzioni locali e alle forze dell’ordine con un appello chiaro: “Il Parco Italia ’61 merita di tornare a essere un luogo di incontro, non di paura”.

Secondo la denuncia, il parco - situato tra strutture frequentate da minori e anziani come una palestra estiva, un’area giochi e un circolo - è diventato teatro di assembramenti notturni rumorosi, rifiuti abbandonati, e presenza stabile di spacciatori, che usano biciclette e monopattini per muoversi lungo il vialetto d’accesso, lo stesso percorso utilizzato da bambini diretti all’asilo. In effetti basta fare un giro di giorno a piedi per vederli.

Bivacco al mattino

"Al mattino - spiega l'autrice della segnalazione -, il parco è occupato da persone che dormono sulle panchine o si aggirano alla ricerca di dosi abbandonate. Il personale addetto alla pulizia ha più volte rinvenuto sostanze stupefacenti nei pressi del laghetto". Insomma una situazione che con l'avvento della zona rossa in piazza Bengasi rischia soltanto di peggiorare. Per questo motivo le famiglie del quartiere hanno deciso di alzare subìto la voce, chiedendo provvedimenti all'amministrazione.

Philippe Versienti

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Federica Monello

Giornalista pubblicista, ascoltatrice vorace di musica, amante di tutto ciò che è cultura. Nasco e cresco in Sicilia dove da studentessa di Lettere Moderne muovo i primi passi nel giornalismo, dopo poco unisco la scrittura alla passione per la musica. Giungo ai piedi delle Alpi per diventare dottoressa in Comunicazione e Culture dei media e raccontare di storie di musica, versi, suoni e passioni.

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