Diventiamo cittadini europei, Ragazzi in aula e Progetto di storia contemporanea. Tornano i concorsi che il Consiglio Regionale del Piemonte propone ai ragazzi delle scuole superiori di secondo grado.
Nicco: "Impegno formativo del Consiglio Regionale"
Attività che vantano dai 23 ai 45 anni di esperienza, su temi che vogliono toccare da vicino le nuove generazioni. “Con questi concorsi - ha sottolineato il Presidente Davide Nicco - il Consiglio regionale rinnova un impegno formativo, civile e umano. Vogliamo offrire la possibilità agli studenti di sperimentare direttamente in prima persona di partecipare e confrontarsi su temi come la memoria della Resistenza, la costruzione dell’Europa unita e responsabile e i meccanismi democratici per creare generazioni più consapevoli e preparate”.
Iscrizioni entro l’11 novembre
Le iscrizioni sono fissate entro le 12 di martedì 11 novembre, attraverso la piattaforma “Moon”. Le premiazioni si terranno in primavera. Chi vince andrà in gita a Ventotene e a Trieste, ma non mancherà una tappa piemontese, teatro della Resistenza.
“Apprezziamo l’iniziativa che vuole offrire agli studenti di vivere momenti importanti di riflessione e approfondimento - dice Elena Cappai, referente regionale dell’Ufficio scolastico per le attività formative -, ma mettendo in pratica anche la loro creatività. In momenti complessi teniamo la barra a dritta per accompagnare i ragazzi”.
Europa, ma anche Resistenza e proposte di legge
Come spiega Franco Graglia, vicepresidente del Consiglio Regionale, “con il concorso Diventiamo cittadini europei offriamo ai giovani di confrontarsi con i grandi temi dell’Unione: intelligenza artificiale e tutela dell’ambiente sono sfide decisive per il nostro futuro”.
E Domenico Ravetti, vicepresidente del Consiglio regionale, spiega come l’intenzione del concorso di Storia contemporanea voglia mettere in luce il ruolo nella Resistenza da parte dei minorenni. “Scegliamo la via del riconoscimento e dell’immedesimazione da parte delle nuove generazioni nelle scelte di quei ragazzi a quel tempo”. “Abbiamo bisogno - ha aggiunto - del confronto: non si può pretendere di avere ragione senza confrontarsi: i nostri giovani devono capire che questa è la strada migliore per garantire democrazia e libertà”.
“Ragazzi in aula è la novità di quest’anno - dice la consigliera segretaria, delegata al Forum regionale dei giovani e alla consulta femminile regionale, Valentina Cera -: torna l’occasione per far sentire i ragazzi alle istituzioni democratiche, per questo abbiamo fortemente voluto il ritorno di questa progettualità”. “Dovranno cimentarsi nella scrittura di proposte e di leggi su tematiche come la cultura della legalità e dell’uso del denaro nella lotta all’usura e al gioco d’azzardo patologico. Ma anche ambiente e sostenibilità, diritti umani e lotta alle discriminazioni, lotta al bullismo e al cyberbullismo”.