La giornata di sciopero generale contro il genocidio a Gaza ha portato in piazza migliaia di persone. Durante il corteo, partito da piazza Carlo Felice, un piccolo gruppo si è staccato dal serpentone principale in via Madama Cristina, deviando in via Valperga Caluso.
Treni fermi
Raggiunto corso Sommelier, i manifestanti hanno trovato un ingresso laterale e da lì sono scesi fino ai binari della ferrovia, lungo i quali transitano i treni da e per Porta Nuova. In pochi minuti, i binari si sono riempiti: centinaia di persone hanno occupato l’area, costringendo le autorità a sospendere immediatamente la circolazione ferroviaria.
Da porta Nuova treni fermi, circolazione sospesa ritardi a catena e passeggeri bloccati. La protesta, nata nell’ambito dello sciopero generale, ha dunque paralizzato uno snodo cruciale della mobilità torinese, con pesanti ricadute sulla circolazione ferroviaria regionale e cittadina.
Nessuno scontro
Dall’altro lato, a distanza, la Digos presidia l’area. La tensione resta alta, anche se al momento non si registrano scontri.
Intanto, per via del blocco ferroviario, tutti gli ingressi di Porta Nuova sono stati chiusi ad eccezione di quello su via Sacchi, che al momento funziona sia da entrata sia da uscita. All’interno della stazione la situazione è caotica: i passeggeri attendono senza certezze, mentre i convogli restano fermi e i ritardi continuano ad accumularsi.
AGGIORNAMENTO ORE 16: E’ in graduale ripresa la circolazione ferroviaria alla stazione di Porta Nuova, sospesa in tarda mattinata dopo che alcuni manifestanti pro Palestina hanno bloccato i binari per poi dirigersi verso la stazione di Torino Lingotto. Ultimati i lavori di ricognizione da parte dei tecnici di Rfi, la situazione sta tornando alla normalità.