Economia e lavoro | 17 ottobre 2025, 15:15

Alla scoperta di Torino post-industriale: il Barriera Design District

Il Barriera Design District, una zona in continua evoluzione, sta ridefinendo un parte del volto della città

Il Barriera Design District, una zona in continua evoluzione, sta ridefinendo un parte del volto della città. Questo distretto, situato nel sobborgo di Barriera di Milano, è diventato il fulcro della creatività e dell'innovazione torinese, dove la storia industriale si fonde con il design, l'arte e la cultura.

Il percorso inizia con una visita ai Docks Dora, una delle aree più iconiche di riqualificazione urbana. Questi vecchi capannoni industriali, un tempo centri di produzione, sono ora spazi dedicati alla cultura e alla creatività, ospitando gallerie d'arte, studi di design e laboratori innovativi. 

Un esempio perfetto di come il passato industriale possa trasformarsi in motore di sviluppo culturale.

Proseguendo, esploriamo le tracce di un passato che ancora oggi segna la città. La ex fabbrica Incet, ora riconvertita in uno spazio multifunzionale, ospita un birrificio artigianale, loft di design e laboratori.

 La sua riqualificazione ha dato vita a un ambiente vibrante, simbolo di come Torino stia reinventando il proprio patrimonio industriale per adattarlo alle nuove esigenze creative.

In questo viaggio attraverso la Torino che cambia, non manca una sosta gastronomica: avrete l’opportunità di degustare alcune delle birre più innovative e gustose della città, prodotte in questi spazi che raccontano una storia di rinnovamento e sperimentazione.

Ma il Barriera Design District non è solo arte e cultura: è anche un'opportunità per il turismo congressuale. Con i suoi ampi spazi e la sua atmosfera unica, questa zona sta attirando l'attenzione di aziende e organizzatori di eventi, che vedono nel distretto una location perfetta per congressi, meeting e altre iniziative.

Il tour si svolgerà sabato 18 ottobre alle ore 16. È una visita guidata bilingue (italiano/inglese), che permetterà di scoprire il distretto attraverso occhi nuovi e di esplorare le sue incredibili trasformazioni.

Laura Audi e questa sua scommessa per il futuro 

Laura Audi, fondatrice di Somewhere Tour & Events e rappresentante Fiavet Piemonte, sottolinea: “È una sfida importante. Da sempre amiamo e valorizziamo Torino, facendo scoprire eccellenze nascoste e raccontando la nostra fantastica Città. Barriera Design District è questo: una nuova sfida che attrae visitatori e turisti italiani e stranieri, un’area post-industriale che si trasforma in location di creatività e design. Un nuovo distretto che da turismo si espande anche al congressuale, diventando uno dei motori di questa città che cambia pelle.”

Un’area che non solo preserva la memoria storica della città, ma la proietta anche verso un futuro ricco di nuove possibilità.



 

C.S.

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Johanna Finocchiaro

Buongiorno, Good morning, Bonjour, Buenos Días, Namasté!
Sono Johanna. Classe 1990, nata a Torino, appassionata di musica, viaggi, lingue straniere e poesia. Già, POESIA.
Scrivo sin dalla tenera età (mi sono innamorata di lei al nostro primo incontro, alle scuole elementari) e leggo, leggo tanto, sempre e ovunque. La mia massima fonte d'ispirazione è la natura e l'arte sua complice: mi conquistano l'immediatezza, la forza comunicativa, la varietà di forme e concetti espressi, la contraddizione.
Viaggiando ho compreso quanto il mondo sia immenso, dinamico ed io piccola. Mi ci sono adattata, pian piano, stravolgendo i piani e spostando i limiti. Oggi, continuo ad essere curiosa. E gioiosa. Mi occupo di divulgazione culturale e ho all'attivo quattro pubblicazioni: Clic (L'Erudita Editore), Ramificare (Eretica Edizioni), Specchi (Scrivere Poesia Edizioni), L'Atto versato (Edizioni Il Cuscino di Stelle). Obiettivo primario: sostenere una cultura consapevole, socialmente impegnata.
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E POE...SIA!
Questa rubrica nasce sotto una buona stella o così mi piace pensare; si propone, con determinazione, di avvicinare il lettore a un genere letterario incompreso quanto testardo: la poesia.
Perché no!? Perché non recuperarla dal cassetto, vestirla con abiti nuovi, freschi, darle una possibilità? La possibilità di emozionarci, semplicemente questo: riflettere, sentire qualcosa, qualsiasi cosa, con e grazie a Lei.
Allontaniamoci dall'impostazione scolastica e dall'“analisi del testo”, lasciando spazio, invece, all'analisi del SENSO. Senso che sta per ragione e sensazione insieme. Impariamo a cercare la domanda, prima della risposta. E accendiamo il pensiero, tra racconti e storie positive che vado scovando per il mondo. Che dite, ci lanciamo nel viaggio? Al trasporto provvedo io!

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