Il problema dei camper rom, il mercato coperto di corso Racconigi (su cui ci sono grosse novità), l'appello dei negozi di vicinato. Il sindaco Stefano Lo Russo ha incontrato i residenti della Circoscrizione 3 all'oratorio Salesiano San Paolo, dove è stato organizzato l'incontro "Vivere il quartiere e la città: la Torino che cambia". Un confronto pubblico voluto per discutere problemi e prospettive dei quartieri Cenisia, Cit Turin e Borgo San Paolo. In platea commercianti, studenti, residenti e famiglie: un pubblico eterogeneo che non ha risparmiato domande dirette e spesso pungenti.
Dal degrado in corso Racconigi al futuro del mercato coperto
Il primo a prendere la parola è il signor Ghierre, che va subito al punto: degrado, accampamenti abusivi, sicurezza. E una domanda precisa: "Ci sono progetti di riqualificazione della zona? Per esempio sul mercato coperto di corso Racconigi 51 o sugli insediamenti abusivi degli zingari".
Lo Russo ricostruisce la situazione: il mercato coperto, spiega, "fu pensato negli anni '90 ma oggi il settore è cambiato, sia per la clientela che per le strutture". I tentativi di rilancio, ammette, non hanno retto economicamente: i banchi si sono svuotati e i commercianti, senza incassi, hanno abbandonato gli spazi. La città si sta comunque facendo carico di una parte dell'edificio, che sarà messa a bando con funzioni nuove, mentre l'obiettivo è "trovare entro il 2026 una soluzione per lo spazio sotterraneo, che non può rimanere vuoto".
Problema rom
Sul tema degli insediamenti abusivi Lo Russo è netto: lo stazionamento dei gruppi rom in zona "è un problema complesso" e, in alcuni casi, riguarda persone con precedenti penali per le quali sarebbe necessario un allontanamento dalla città, "ma questo potere non compete all'amministrazione comunale". Il Comune, insiste, può garantire solo presidio e controlli: "Posso essere il miglior sindaco del mondo, ma i poteri del primo cittadino sono limitati".
A pesare, aggiunge, è anche la carenza di organico, non solo a Torino ma sul piano nazionale: la pianta della Polizia di Stato prevederebbe 190mila agenti, ma "a fine 2024 mancano all'appello oltre 11mila unità".
Una residente rincara la dose chiedendo perché i camper in sosta lungo corso Racconigi non vengano rimossi. Anche qui Lo Russo chiarisce: lo stazionamento su strada "non è reato" e il Comune può intervenire soltanto con sequestri amministrativi e segnalazioni agli uffici giudiziari, già richieste.
Giovani, povertà e la questione discoteche
C'è anche chi guarda ai giovani e alle nuove fragilità. Un ragazzo chiede cosa stia facendo la città contro la povertà giovanile e il fenomeno dei NEET. Lo Russo risponde sottolineando una fotografia in chiaroscuro: Torino, dice, è "a misura di giovani" e sta registrando una crescita degli studenti universitari, in controtendenza rispetto al quadro nazionale, ma al tempo stesso si registra "un incremento esponenziale dei problemi di salute mentale". Serve un'azione mirata e "un fronte unito".
Dal pubblico arrivano poi critiche alla discoteca di via Barge, accusata di generare vandalismi e disturbo. Il sindaco spiega che il Comune può intervenire "laddove ci sono segnalazioni": se la polizia non agisce, l'invito è "segnalare comunque al Comune, che farà da cassa di risonanza". La sfida, dice, è tenere insieme due bisogni: tutela del riposo e spazi di svago per i giovani.
Commercianti in difficoltà, Lo Russo: "Vogliamo rivitalizzare le vie"
Un esercente di via Frejus chiede cosa intenda fare la città per sostenere i negozi di vicinato: "Avere botteghe aperte crea sicurezza e presidio del territorio", ricorda. Lo Russo rivendica le misure adottate: più feste di via, meno grandi licenze commerciali rispetto al passato e nuove regole introdotte nel 2024 che permettono di revocare la licenza ai minimarket che vendono alcolici ai minorenni o non rispettano le norme. L'idea è valorizzare la presenza dei negozi come presidio sociale.
I conti, il Pnrr e la città che cambia
In apertura di serata, il sindaco aveva però ripercorso i primi quattro anni di mandato. Un racconto fitto di snodi amministrativi e citazioni dirette, come quando ricorda che all'inizio del mandato "si parlava di commissariamento e di annullamento delle elezioni" a causa del disavanzo. Per evitare il tracollo, la giunta chiese al governo dell'epoca, il governo Draghi, risorse straordinarie: "Ci furono concessi oltre 1 miliardo di euro, erogati in rate ventennali".
Quel contributo ha permesso di far partire la progettazione delle opere del Pnrr, approvate nel 2022. Oggi, sostiene Lo Russo, la città ha "risanato strutturalmente i conti" e si prepara a un'accelerazione urbanistica: il nuovo Piano regolatore verrà approvato il 16 dicembre, mentre da gennaio partiranno i cantieri finanziati anche con fondi della Fondazione Crt per la riqualificazione di strade, marciapiedi e carreggiate.
Dalle pedonalizzazioni più ambiziose, come quella di via Roma, ai piccoli interventi quotidiani su buche e illuminazione, l'obiettivo dichiarato è chiaro: "Arrivare alla fine del 2026 con le trasformazioni completate".













