Attualità | 20 novembre 2025, 12:50

Sacra di San Michele, prosegue il cantiere per rendere accessibile a tutti il monumento simbolo del Piemonte

Un importante intervento strutturale che consentirà, entro la primavera del 2026, la piena fruizione del complesso da parte di ogni genere di visitatore, compresi anziani e persone con disabilità

Il cantiere di lavoro alla Sacra di San Michele

Il cantiere di lavoro alla Sacra di San Michele

Una Sacra di San Michele accessibile a tutti. Grazie all’impegno della Fondazione CRT e della Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino, il monumento simbolo del Piemonte diventa pienamente agibile.

È in corso alla Sacra di San Michele un importante intervento strutturale che consentirà, entro la primavera del 2026, la piena fruizione del complesso da parte di tutti i visitatori, compresi anziani e persone con disabilità. Il progetto rappresenta il più significativo intervento mai realizzato per garantire l’accessibilità totale dell’Abbazia, riconosciuta monumento simbolo del Piemonte dalla Legge Regionale n. 68 del 1994.

L’intervento si è concretizzato nella complessa operazione di taglio della roccia, propedeutica all’installazione del nuovo ascensore con un investimento che ammonta complessivamente a 400.000 euro.

Il cantiere – avviato nel marzo 2025 – riguarda in particolare il “Monastero Vecchio”, articolato su quattro livelli: il Museo del Quotidiano, la Biblioteca, la Sala Carlo Alberto con il Refettorio, e l’Officina antica, collegata tramite un passaggio all’ascensore esistente nella zona dei ruderi del Monastero Nuovo, che consente la salita alla chiesa sommitale.

La Sacra di San Michele è uno dei luoghi più iconici e amati del Piemonte: un simbolo di identità, di meraviglia e di spiritualità che appartiene a tutti. Restituirle nuova accessibilità significa prendersi cura di un bene che è parte della nostra storia collettiva, permettendo a un numero sempre maggiore di persone di viverla pienamente – afferma la Presidente della Fondazione CRT, Anna Maria Poggi - L’intervento per l’installazione del nuovo ascensore rappresenta una sfida tecnica e culturale straordinaria, che la Fondazione CRT e la Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino hanno sostenuto con convinzione, e che rientra nel più ampio percorso di recupero e valorizzazione attivato da Fondazione CRT con il progetto ‘Santuari e Comunità’. L’intervento di taglio e modellazione della roccia per accogliere la struttura della cabina costituisce un’operazione di grande complessità e precisione, frutto di competenze specialistiche e di un lavoro corale. È un progetto che coniuga innovazione e tutela, portando la modernità nel cuore di un monumento millenario senza alterarne l’anima.”

La Consulta da tempo è attenta alle esigenze della Sacra, sede di spiritualità e cultura, simbolo del Piemonte – dichiara la Presidente della Consulta Licia Mattioli. Nel 2022 abbiamo formalizzato quanto già annunciato nel 2019: un Protocollo d’Intesa con il Politecnico di Torino per la promozione e il sostegno degli studi e delle azioni necessarie ai fini della candidatura seriale UNESCO della Sacra. In attesa che il complesso iter faccia il suo corso, abbiamo continuato a lavorare per la Sacra per migliorarne la fruibilità. Il progetto si è presentato da subito impegnativo, dato lo straordinario valore storico, artistico e religioso del monumento in cui si andava ad operare e la complessità delle lavorazioni necessarie. Oggi presentiamo un grande work-in-progress.  I lavori, avviati nel marzo scorso, sono realizzati in stretta collaborazione e con il sostegno della Fondazione CRT, storico Socio della Consulta che ringrazio. Abbiamo effettuato interventi difficili e articolati, in spazi molto ristretti, che hanno reso irrinunciabile il controllo costante delle misurazioni e un’attenzione speciale alla sicurezza degli addetti. Il cantiere ha riunito competenze eccellenti che ringrazio, per un’opera finalizzata ad ampliare l’accessibilità dell’Abbazia, tutelando la peculiarità del luogo. Con le parole del Direttore dei lavori, Arch. Gianfranco Vinardi, con malcelato orgoglio affermo che “si tratta dell’intervento più significativo per la completa fruibilità della Sacra”.

Fulcro del progetto è la realizzazione di un nuovo ascensore all’interno di una torre preesistente, costruito mediante un sofisticato scavo nella roccia. Il cantiere coinvolge tre imprese specializzate, per un totale di circa 15 operai qualificati. I lavori di taglio e demolizione della roccia nella parte verticale di 8 metri di profondità, sono stati realizzati con taglio a disco, in condizioni particolarmente complesse per gli spazi ristretti e la necessità di operare con precisione millimetrica. Il taglio orizzontale della roccia di 6 metri, ai piedi del vano ascensore, è stato invece completata con la tecnica del filo diamantato.

Lo scavo ha portato alla rimozione di 55 m³ di roccia e materiali di riempimento, che sono stati rimossi, trasportati con elevatori dedicati e un sistema di smaltimento a più livelli, in un’operazione logistica di grande complessità.

Prima dell’avvio dei lavori, sono stati riprogettati i flussi di accesso per i visitatori e il personale, creati percorsi alternativi e una scala ad hoc per razionalizzare le salite e le discese. La biglietteria è stata spostata all’interno della “Porta di Ferro” per ampliare gli spazi di accoglienza, mentre un ulteriore intervento ha riguardato la ristrutturazione della caffetteria e del bookshop, oggi collocati nei pressi del Sepolcro dei Monaci.

L’intervento in corso rappresenta un passo decisivo verso l’accessibilità universale della Sacra di San Michele, un esempio virtuoso di collaborazione e valorizzazione sostenibile del patrimonio culturale, capace di coniugare tutela, innovazione e inclusione.

comunicato stampa

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