Cultura e spettacoli | 22 novembre 2025, 18:29

Dolph Lundgren al 43TFF: da “Ti spiezzo in due” alla lotta contro il cancro

L’attore svedese è in gara al Torino Film Festival con il documentario sulla sua vita: “Per me è stato terapeutico raccontarmi”

Dolph Lundgren, l’attore svedese che in Rocky IV indossava i guantoni di Ivan e divenne celebre con l’iconica frase “Ti spiezzo in due” è tra le star ospiti del 43° Torino Film Festival. Dalle sfide sul ring a quelle nella vita reale, Lundgren ha dovuto lottare con un nemico invisibile, il cancro, e lo ha raccontato nel documentario “Dolph: Unbreakable” in concorso al TFF.

Tre anni di trattamento contro il cancro

“È stato un lungo processo, cominciato nel 2021 e finito nel 2024. Tre anni in cui ho affrontato il trattamento per il cancro. È stato difficile rimettere questi anni insieme. La parte migliore è quando ti confronti con la tua vita ed è quasi come se ti confrontassi con la vita di qualcun altro - racconta l’attore -. È bello e terapeutico condividere e mostrare la tua vita agli altri. Così come è bello non avere segreti: più ne hai, più hai stress. Spero che ispiri le persone ad aprirsi”. 

Una carriera partita 40 anni fa

Il viaggio a Hollywood per Lundgren è iniziato nel 1985. “Quando arrivi a Hollywood per la prima volta è grandioso. Io ho avuto la fortuna di iniziare con un bel ragazzo italiano che mi tira un pugno in faccia". "Un bel modo”, scherza l’attore ricordando il film cult con Sylvester Stallone

“È cambiato molto, soprattutto dal punto di vista della tecnologia, ma Hollywood credo sia rimasta più o meno la stessa. È molto difficile sopravvivere e probabilmente sarà sempre così”. 

Nonostante l’ambiente però l’amicizia che lo lega a Stallone è continuata negli anni. “È stato molto bello lavorare insieme dopo 25 anni da Rocky IV, è stato bello riabbracciarsi. Abbiamo avuto una bella chimica sul set. Siamo ancora molto amici”.

Chiara Gallo

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Johanna Finocchiaro

Buongiorno, Good morning, Bonjour, Buenos Días, Namasté!
Sono Johanna. Classe 1990, nata a Torino, appassionata di musica, viaggi, lingue straniere e poesia. Già, POESIA.
Scrivo sin dalla tenera età (mi sono innamorata di lei al nostro primo incontro, alle scuole elementari) e leggo, leggo tanto, sempre e ovunque. La mia massima fonte d'ispirazione è la natura e l'arte sua complice: mi conquistano l'immediatezza, la forza comunicativa, la varietà di forme e concetti espressi, la contraddizione.
Viaggiando ho compreso quanto il mondo sia immenso, dinamico ed io piccola. Mi ci sono adattata, pian piano, stravolgendo i piani e spostando i limiti. Oggi, continuo ad essere curiosa. E gioiosa. Mi occupo di divulgazione culturale e ho all'attivo quattro pubblicazioni: Clic (L'Erudita Editore), Ramificare (Eretica Edizioni), Specchi (Scrivere Poesia Edizioni), L'Atto versato (Edizioni Il Cuscino di Stelle). Obiettivo primario: sostenere una cultura consapevole, socialmente impegnata.
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Questa rubrica nasce sotto una buona stella o così mi piace pensare; si propone, con determinazione, di avvicinare il lettore a un genere letterario incompreso quanto testardo: la poesia.
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