L'allarme per il numero di autisti Gtt non si placa con le nuove assunzioni. I sindacati di categoria, in audizione nelle commissioni trasporti e lavoro del Consiglio Comunale, hanno descritto una situazione critica che vede il lavoro di autista di autobus e tram pubblici non più attrattivo, con molti dipendenti che si trasferiscono nel privato. Le operazioni messe in campo da Gtt , che da giugno ha iniziato l'iter per assumere 225 nuovi autisti, non basterebbero nel lungo periodo a tamponare i pensionamenti e i licenziamenti.
Questione di età e di stipendio: la maggior parte degli autisti Gtt ha intorno ai 50 anni, con non più di una decina di anni di lavoro davanti prima della pensione. Il lavoro nel trasporto pubblico è stato definito "non appetibile" rispetto alla concorrenza: "C'è il rischio che i giovani autisti, dopo un anno di lavoro, lo lascino - ha spiegato Fabio Cermenati di Fast-Confsal -. Il problema è diminuito ma non sparito e si risolve coi finanziamenti pubblici".
I sindacati: "Il lavoro non è più appetibile e 200 assunzioni non bastano"
Gtt ha infatti messo in campo iniziative come bonus in caso si rimanga per almeno cinque anni e il pagamento della patente D e certificazione Cqc, fino a 6500 euro per nuovo assunto, per incentivare l'arrivo di personale giovane, da formare, e per formare liste da cui attingere nei prossimi due anni, in caso di pensionamenti e dimissioni. Ma, secondo i sindacati, non sono abbastanza: "Grazie a queste iniziative non c'è più l'emorragia iniziale di personale - ha commentato Roberto Porcella di Faisa-Cisal - ma secondo noi non dobbiamo fermarci alle 200 assunzioni, perché guardando all'età degli autisti ci saranno altre uscite".
"I corsi per la patente B hanno tempistiche lunghe - ha aggiunto Alessandro Di Luca di Filt-Cgil - e prima della prossima estate non saranno attivi. Intanto continua a esserci fuoriuscita di dipendenti, anche di lungo corso".
Il tema è la poca appetibilità del lavoro di autista "per questioni di stress, impegno e retribuzione", come spiegato da Daniele Fiore di UIL Trasporti. Lo stipendio, secondo il contratto nazionale, è di 29mila euro annui lordi, che saliranno a 30mila dal 2026, ma Gtt deve limitare le nuove assunzioni per questioni di bilancio in rosso e milioni mancanti ( https://www.torinoggi.it/2025/11/25/leggi-notizia/argomenti/economia-4/articolo/manca-la-quadra-sui-conti-gtt-servono-11-milioni-ma-non-aumenteremo-il-costo-dei-biglietti.html ).
Il dito puntato verso i finanziamenti del Governo e della Regione
"Il fondo nazionale trasporti è fermo dal 2012 e le aziende di trasporto locali stanno in piedi grazie a quello, non certo dai biglietti e dagli abbonamenti - accusa l'assessora ai Trasporti Chiara Foglietta, ribadendo di non avere intenzione di aumentare nuovamente il costo dei biglietti, di tagliare il personale o di ridurre i km coperti -. Ci piacerebbe assumere altri autisti, ma se l'azienda ha 40 milioni di euro di perdita è difficile assumere: le risorse economiche le deve mettere la Regione. Quando ci sono degli avanzi di bilancio vengono ripartiti tra Lazio e Lombardia, il Piemonte è sempre tagliato fuori".
Rincara la dose Di Luca: "Nella nuova bozza della legge di bilancio è previsto un ulteriore taglio sui trasporti, fino al 40%". Accusa il Comune, invece, il vicecapogruppo di Torino Bellissima Pierlucio Firrao, che aveva richiesto l'incontro in commissione per parlare del personale Gtt nel settembre 2024: "Questa maggioranza è sindacalista solo finché non è datore di lavoro. Ho chiesto questa commissione 14 mesi fa e si è giunti qui solo quando è il momento di protestare contro la Regione e il Governo".














