I vini e i distillati Bottega vanno in particolare negli Stati Uniti, in Cina, nei Paesi del G7, in alcune aree asiatiche, Corea e Vietnam in primis, ma per il 22% del fatturato raggiungono decine e decine di altre destinazioni anche in Paesi esotici, nella quarta via commerciale nella convinzione che il vino di qualità e la forza del Made in Italy rientrino tra i “desiderata” dei consumatori di tutto il mondo.
Con volumi importanti il Prosecco, l’Amarone, il Brunello di Montalcino, il Cabernet, le grappe e i liquori Bottega raggiungono anche la Turchia, Israele, Sud Africa, Mauritius (+67% rispetto all’anno precedente) Repubblica Dominicana, Etiopia, Islanda, Nepal, Togo, Maldive, Seychelles, tanto per citarne alcune.
“Siamo presenti in 165 paesi nel mondo”, afferma Sandro Bottega, a capo dell’azienda vitivinicola trevigiana, “e la nostra particolare attitudine all’export ci ha portato ovunque. E' sempre bene aver messo a punto una strategia commerciale per affrontare dazi, turbolescenze internazionali, possiamo così avere un export completo, globale, al riparo da rischi”.














