Si scalda il clima politico, e non solo, in vista del corteo per Askatasuna previsto questo pomeriggio dalle 14.30 con partenza da Palazzo Nuovo. A Torino è atteso l'arrivo di antagonisti da tutta Italia, per manifestare solidarietà all'ex centro sociale sgomberato due giorni fa.
Antagonisti da tutta Italia
Da Genova, da Bologna, dalla Lombardia e dal nord est sfileranno per le strade della città. Un corteo da "bollino" rosso, nell'ultimo weekend di shopping pre-natalizio: la polizia avrà i rinforzi, visto che sono 400 gli agenti del Reparto mobile in più che daranno manforte ai colleghi torinesi.
Tajani: "Governo non può stare immobile davanti a violenza"
E da Roma, per voce del ministro degli Esteri Antonio Tajani intervenuto questa mattina al Regina Margherita di Torino, arriva un messaggio chiaro: "Piantedosi ha fatto rispettare la legge. Se poi i violenti vogliono continuare a fare violenza, il Governo non può rimanere immobile".
"Ognuno - ha poi detto - ha il diritto di manifestare: basta che non ci siano violenze, che sono inaccettabili. I torinesi che vogliono vivere tranquilli non sono con chi minaccia, distrugge vetrine e auto: Torino è una città moderata e di lavoratori che va rispettata".
"Aska centro eversione nazionale"
Sulla stessa linea anche il ministro torinese Paolo Zangrillo: "Lo sgombero di Askatasuna è una bella notizia per Torino e l'Italia: questo centro sociale, nel tempo, è diventato riferimento per l'antagonismo a livello nazionale. Tutti i racconti di questi giorni che parlano di centro culturale sono bugie: Askatasuna era diventato il centro dell'eversione".
"Io credo - ha aggiunto - sia stato sgombrato in ritardo: da parte di Piantedosi è arrivato un segnale importante alla città. Sono un po' preoccupato, perché leggo che alcuni esponenti di Askatasuna hanno detto che trasferiranno a Torino tutto quello che negli anni hanno organizzato alla Tav. Mi auguro si possa restituire a Torino un messaggio di legalità".










