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Economia e lavoro | 05 dicembre 2019, 11:23

"Coltivando il futuro": la Fondazione Crt chiude gli Stati generali e si apre al prossimo decennio

Appuntamento alle OGR: attese oltre mille persone con il presidente Quaglia e il segretario generale Lapucci a fare gli onori di casa

"Coltivando il futuro": la Fondazione Crt chiude gli Stati generali e si apre al prossimo decennio

Si intitola “Coltivando il futuro” l’evento che Fondazione CRT organizza domani, venerdì 6 dicembre, alle ore 10, alle OGR, in corso Castelfidardo 22 a Torino, a conclusione degli “Stati Generali”: un percorso di ascolto del territorio del Piemonte, della Valle d’Aosta e, più in generale, del Nord Ovest, durato quasi due anni, per ridefinire le strategie di azione della Fondazione CRT per il decennio 2020-2030.

A presentare i risultati degli Stati Generali sarà il Presidente della Fondazione CRT Giovanni Quaglia, insieme al Segretario Generale Massimo Lapucci.

Per l’occasione, nella Sala Fucine delle OGR saranno presenti mille persone, tra rappresentanti delle Istituzioni, della finanza, dell’economia, delle Fondazioni, opinion leader, protagonisti del mondo della cultura, delle Università, del terzo settore, del volontariato, della ricerca, dell’innovazione. Sono stati invitati anche tutti i 1.300 Sindaci del Piemonte e della Valle d’Aosta.

All’evento in OGR interverrà il sociologo Aldo Bonomi, fondatore e direttore del consorzio Aaster, impegnato nel lavoro di ricerca e analisi di tutto il materiale raccolto attraverso campagne di interviste, eventi territoriali e tematici dedicati alla cultura, al welfare, al volontariato, alla ricerca, all’innovazione, all’educazione e alla formazione del capitale umano.

A seguire, tre talk show moderati dalla Direttrice del Circolo dei Lettori Maurizia Rebola. Per l’arte e la cultura interverranno il Direttore di Piemonte dal Vivo Matteo Negrin, il Direttore di Fondazione Artea Alessandro Isaia e la Vice Presidente di Siat-Società degli Ingegneri e degli Architetti di Torino Beatrice Coda Negozio.

Al talk show welfare interverranno Paola Gargano, project manager dell’Associazione Asai, impegnata in iniziative di contrasto all’abbandono scolastico nei quartieri torinesi di San Salvario, Barriera di Milano e Porta Palazzo; Mario Ferretti, vice Presidente di DOC Società cooperativa sociale Torino e Presidente di Sharing società di gestione di progetti di housing sociale; Silvio Venuti, Direttore del distretto Asl Torino 3 coinvolto attivamente in progetti di inclusione delle persone con disabilità; Claudia Corbelli, volontaria della Protezione civile (coordinamento provinciale del Verbano-Cusio-Ossola); Beatrice Verri, Direttrice della Fondazione Nuto Revelli.

Al talk show ricerca e l’innovazione interverranno la scienziata dei Big Data Daniela Paolotti di Fondazione ISI e tre ex Talenti della Fondazione CRT: Giulia Moscatello, fundraiser per la Fondazione Faro, Emilia Sannino di Fondazione ECM e Daniele Conti, giovane startupper.

Riceverà un riconoscimento dalla Fondazione CRT il Presidente emerito della Corte Costituzionale Gustavo Zagrebelskyuno dei “padri” delle Fondazioni italiane insieme a Giuliano Amatoautore dell’omonima legge istitutiva delle Fondazioni.

In un messaggio inviato al Presidente Quaglia, Giuliano Amato esprime “apprezzamento e personale soddisfazione per lo sviluppo a cui sono giunti il mondo delle Fondazioni di origini bancarie e quello, ancora più grande, delle realtà associative di cui esse sono partecipi”. “Non potrebbe esservi – scrive Amato – testimonianza migliore dei risultati conseguiti a seguito della riforma che, negli anni novanta, portò alla creazione delle Fondazioni. L’intento era quello di dotare anche l’Italia di istituzioni non profit all’altezza di quelle esistenti in altri Paesi. La scommessa è stata vinta ed è giusto dire che le Fondazioni di origine bancaria hanno contribuito in misura rilevante all’allargamento e all’irrobustimento di quel mondo non profit, che è oggi presente con un ruolo primario nella nostra società. Che le formazioni intermedie siano essenziali per la tenuta e per il governo stesso della società contemporanea è una verità scritta nella nostra Costituzione, e tuttora irrefutabile. Una ragione in più per apprezzare, nel ruolo che svolgono, le Fondazioni di origine bancarie”, conclude Giuliano Amato.

comunicato stampa

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