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Attualità | 28 ottobre 2022, 14:07

A Rivoli la dodicesima tappa di “Innamòrati di Te” per dire no alla violenza di genere

Alessandra Dorigo, Assessore per le Pari Opportunità: "E' ora di dire basta a femminicidi e violenze di ogni genere"

foto d'archivio e assessore dorigo

A Rivoli la dodicesima tappa di “Innamòrati di Te” per dire no alla violenza di genere

E’ tornato in presenza, ma con la possibilità di partecipare anche da remoto, l’appuntamento con “Innamòrati di Te”, il progetto itinerante di Codere Italia sul tema della violenza di genere.

Rivoli ha ospitato e patrocinato ieri, giovedì 27 ottobre, nella Sala Polivalente del Comune, la dodicesima tappa.

Il femminicidio, e più in generale la violenza di genere, è ormai da tempo un elemento predominante nelle pagine di cronaca nera. A questi fenomeni si accompagnano tutta una serie di cosiddetti reati spia, come gli atti persecutori, i maltrattamenti contro familiari e conviventi e le violenze sessuali.

Secondo gli ultimi dati della Direzione Centrale della Polizia Criminale del Ministero dell’Interno, nel periodo 1 gennaio – 24 ottobre 2022, in Italia sono stati registrati 235 omicidi, con 89 vittime donne, di cui 77 uccise in ambito familiare/affettivo; di queste, 46 hanno trovato la morte per mano del partner/ex partner. 

In Piemonte gli omicidi volontari commessi nel periodo 1 gennaio – 14 giugno 2022 sono 7, con 5 vittime donne; in 3 casi i responsabili sono partner/ex partner. Ogni tre giorni una donna viene uccisa in Italia: dall'inizio del 2022 è già capitato oltre 80 volte.

"Numeri inaccettabili - osserva Alessandra Dorigo, Assessore per le Pari Opportunità a Rivoli - Organizzando alcuni eventi in occasione del 25 novembre ho conosciuto donne che hanno subito violenze fisiche e psicologiche. Ascoltando le loro storie mi sono resa conto di quanto siano state forti e quanto sia stato fondamentale riuscire a chiedere aiuto e denunciare il loro aguzzino. Proprio per questo ho un impegno costante nel sensibilizzare quante più persone possibili su questo tema e realizzare aiuti concreti per le donne. Da settembre 2021 abbiamo aperto in Comune lo Sportello Antiviolenza, in collaborazione con l'Associazione E.M.M.A Onlus, per un sostegno psicologico e legale e con una reperibilità telefonica anche nei giorni di chiusura”.

Nei Centri Antiviolenza E.M.M.A. Onlus mediamente sosteniamo circa 500 donne in un anno. - aggiunge Anna Maria Zucca, Presidentessa Associazione E.M.M.A. Onlus -Offriamo un luogo in cui ogni malessere può essere espresso liberamente, senza timori né giudizi, dove ogni azione è intrapresa solo con il consenso della donna, senza mai adottare azioni di mediazione familiare. Grazie a un progetto nazionale finanziato dall’impresa sociale “Con i Bambini” a novembre nascerà a Torino il Centro S.O.S.- Sostegno Orfani Speciali che si propone di dare aiuto e sostengo agli orfani e alle orfane di età compresa da 0 a 21 anni e alle loro famiglie affidatarie”

Tra i primi ad intervenire in caso di reati ci sono sempre le forze dell’ordine. “Il senso di responsabilità che avverto indossando la mia divisa, mi aiuta a superare i momenti critici, rafforza i legami con i colleghi, annulla le differenze tra uomo e donna, con l'obiettivo comune di svolgere al meglio i compiti assegnati garantendo l'aiuto ai cittadini. -  dichiara Manuela Enrici, Comandante Polizia Locale di Rivoli - Il confronto e le differenze di pensiero tra uomini e donne risultano basilari per la perfetta conclusione delle attività lavorative”.

“La violenza contro le donne basata sul genere è un fenomeno complesso e trasversale, che riguarda ogni area sociale e che è talvolta caratterizzato da atteggiamenti contraddittori da parte delle persone coinvolte che spesso “esitano” a rivolgersi alle forze di polizia perché si trovano in situazioni psicologicamente traumatiche. - dice Maria Gabriella Annaccarato, Commissaria Capo Polizia di Stato Torino. - Non di rado, la persona abusata tende a giustificare comportamenti aggressivi del partner o ex partner o dimostra di avere bisogno di tempo per prendere consapevolezza di quanto subito. Proprio per tali ragioni la Questura di Torino, nell’ambito della campagna della Polizia di Stato “Questo non è amore”, mira a raggiungere tutti i cittadini, anche attraverso incontri nelle piazze, per informarli sugli strumenti a disposizione per uscire dal ciclo della violenza”.

“Porre fine, ovunque, a ogni forma di discriminazione nei confronti di donne e ragazze ed eliminare ogni forma di violenza nei confronti delle stesse è tra gli obiettivi dell’Agenda 2030. Per questo collaboriamo per far fronte alle difficoltà che tante donne devono ancora affrontare nel mondo ed insieme disegniamo le opportunità per le ragazze, affinché possano costruire il loro futuro, il loro lavoro, le loro vite”, evidenzia Isa Maggi, Coordinatrice Nazionale degli Stati Generali delle Donne - Alleanza delle Donne Fondazione Gaia.

Durante l’ incontro ha portato la sua testimonianza Angela Rossi, scrittrice e giornalista, occupatasi per lungo tempo di cronaca nera, che vive e lavora a Monaco di Baviera.

“Ogni singolo deve dare il suo contributo per il cambiamento sociale verso il rispetto e la garanzia dei diritti. Crediamo fortemente che solo tenendo un riflettore sempre acceso su questi temi si possa contribuire ad eliminare innanzitutto la violenza e insieme a questa i preconcetti, gli stereotipi di genere e a modificare in positivo la mentalità del sopruso e della disuguaglianza. - chiarisce Imma Romano, Direttrice Relazioni Istituzionali di Codere Italia. - Da tempo abbiamo avviato delle collaborazioni con associazioni che hanno come finalità la messa in sicurezza delle donne che hanno subito violenze e dei loro bambini. Codere intende rimanere in prima linea nella difesa dei diritti delle categorie più deboli e nella promozione della cultura del rispetto attraverso la valorizzazione delle donne e, più in generale, di ogni comunità poco rappresentata”.

Un altro passo fondamentale nella lotta alla violenza di genere.

comunicato stampa

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