Ha preso il via oggi a Roma la trattativa con Marelli che proseguirà a Torino il 23 novembre e il 14 dicembre per il passaggio dal contratto collettivo specifico (CCSL) al contratto collettivo nazionale (CCNL). Al tavolo, i rappresentanti di Fim, Fiom, Uilm, Fismic, UglM e AqcfR.
Il piano di discussione esposto dalla direzione dell'azienda si articola in due fasi:
armonizzazione degli istituti comuni e discussione del contratto integrativo. La proposta di Marelli è di passare dagli attuali 3 livelli del CCSL ai 9 livelli del CCNL, comparando la paga base dei due contratti e assicurando che la differenza positiva potrà essere consolidata in superminimo individuale non assorbibile.
Sono stati inoltre sottolineati gli aspetti economici e normativi che sono presenti solo nel CCSL o che hanno una differente disciplina nei due contratti, dichiarandosi disponibile ad un confronto sulle soluzioni da adottare. Infine, nella trattativa del contratto integrativo in senso stretto, Marelli ha posto come temi da affrontare alcune questioni tipicamente aziendali: maggiorazioni, relazioni sindacali, previdenza e sanità integrativa, lavoro agile e premio aziendale (sia per l'efficienza che per la presenza).
"Come sindacato riteniamo la proposta aziendale un utile punto di partenza, sul quale ci siamo riservati di dare una risposta compiuta dopo attenta valutazione e di portare ulteriori argomenti di discussione. In ogni caso abbiamo subito chiesto di
salvaguardare i trattamenti di miglior favore vigenti e di riconoscere un incremento
salariale in paga base per recuperare il potere di acquisto", hanno detto i rappresentanti dei lavoratori.