Nove punti di penalizzazione: è quanto rischia la Juventus coinvolta nel "caso plusvalenze". A chiederli è stato il procuratore Giuseppe Chinè alla corte della Figc chiamata proprio questa mattina a valutare la riapertura del processo sportivo dopo che dalle carte dell'inchiesta penale sarebbero emersi nuovi elementi.
Ricordiamo che la Juventus - e con lei altre società coinvolte (Sampdoria, Empoli, Genoa, Parma, Pisa, Pescara, Pro Vercelli e il vecchio Novara) - erano già state assolte sulla vicenda. Il tentativo del procuratore è però quello di far riaprire i fascicoli dell'inchiesta poiché dalle nuove intercettazioni telefoniche (prima non disponibili) sarebbero emersi "gravi indizi di colpevolezza"). Alla corte federale il compito di decidere se queste motivazioni sono valide e quindi dare l'ok alla riapertura del processo oppure no.
Oltre ai 9 punti di penalizzazione alla squadra, il procuratore Chinè ha anche chiesto 16 mesi di inibizione per l'ex presidente Andrea Agnelli, 20 mesi e 10 giorni per l'ex ds Fabio Paratici, 10 mesi per l'attuale ds Federico Cherubini, 12 mesi per tutti gli altri consiglieri.