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Attualità | 31 marzo 2023, 06:51

"Siamo ancora nella merda": gli Extinction Rebellion scaricano quintali di letame davanti al Grattacielo della Regione

Gli attivisti sono saliti sul tetto questa mattina è hanno appeso uno striscione con la celebre frase di Fabrizio De André.

"Siamo ancora nella merda": gli Extinction Rebellion scaricano quintali di letame davanti al Grattacielo della Regione

Una vera e propria montagna di letame è stata scaricata questa mattina al grattacielo della Regione Piemonte dagli attivisti Extinction Rebellion, insieme a tanti fiori lasciati sopra. Due persone si sono arrampicate sulla tettoia dell’ingresso e i trovano ancora lì. Al posto dell’insegna portata via dal vento qualche settimana fa, hanno appeso l’enorme scritta “Dalla regione non nasce niente, dal letame nascono i fiori”, riprendendo una canzone di Fabrizio De André. 

Una denuncia dell'assenza di politiche concrete di contrasto alla crisi ecoclimatica, nonostante il grave stato di siccità che l’Italia sta vivendo: “Sentiamo ormai ogni giorno interviste e dichiarazioni del presidente e degli assessori regionali sul gravissimo stato di siccità in corso, ma tutti i progetti promossi da questa Giunta, come lo Skidome di Cesana e i chilometri di piste e infrastrutture nel Parco Naturale dell'Alpe Devero, raccontano un'altra storia” afferma Paolo, attivista seduto sulla tettoia. “Siamo in una crisi idrica gravissima, sintomo di un problema sistemico e ben più ampio, e la Regione Piemonte, insieme al governo italiano, sta letteralmente premendo l’acceleratore verso il collasso climatico”.

L'azione simbolica si inserisce in un programma di iniziative che Extinction Rebellion sta portando avanti con l’obiettivo di richiamare l'attenzione della cittadinanza sulle responsabilità del governo regionale - e nazionale - nell’aggravarsi della crisi idrica e, più in generale, di quella climatica. “Siamo qui vestiti di fiori perché sappiamo che una rinascita è ancora possibile” aggiunge Aurelia. “Di fronte alle inadempienze della Regione ci ribelliamo chiedendo di agire: finché non sarà fatto, come fiori continueremo a crescere da questa merda!” conclude dall’ingresso del Grattacielo.

"E' ora di dire basta a questi atteggiamenti irrispettosi nei confronti delle istituzioni", ha commentato con sdegno il Presidente del Consiglio regionale, Stefano Allasia"Se questo è il metodo che vogliono adottare per manifestare le proprie idee, chiudo ad ogni possibile futuro dialogo. In passato li abbiamo più volte ascoltati in Consiglio per sentire le loro ragioni in un confronto democratico, ma chi usa questi metodi, senza rispetto e violenti contro il patrimonio, non merita più di essere considerato un serio e degno interlocutore".

redazione

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