“Senza Tuttomele non saremmo mai entrati nella ProCavour”: Elisabetta Galliano, portavoce della quindicina di ragazzi tra i ventiquattro e quindici anni che aiutano l’associazione nell’organizzazione di eventi e iniziative, racconta il loro rapporto con la fiera, giunta alla quarantaquattresima edizione, che inizierà domani.
“Tuttomele è per noi una festa che aspetti tutto l’anno – spiega –, un momento di unione di tutto il paese che diventa quasi una famiglia. La tristezza della fine dell’estate, per noi cavouresi, viene sostituita presto dall’attesa per l’arrivo di questo appuntamento autunnale, che riscalda tutti con i suoi colori e profumi”. È proprio con Tuttomele che, l’anno scorso, una decina di ragazzi dai quindici ai vent’anni sono diventati parte della ProCavour, organizzando la festa con dj-set svoltasi nel primo sabato della manifestazione. “Senza Tuttomele non saremmo mai entrati nella ProCavour, abbiamo tutti dei ricordi di quando eravamo bambini e ci godevamo l’evento: io lo associo al profumo del vin brulé preparato da mia mamma, altri alle visite con gli amici nei ‘tendoni’, altri ai chili di mele che si mangiano nei giorni a seguire, spesso usati per preparare le immancabili frittelle. È la nostra festa” racconta Galliano.
Anche quest’anno i ragazzi, cresciuti di numero, hanno organizzato la prima serata: domani, sabato 4 novembre, alle 21,30 al Teatro Tenda, si esibiranno Dj Kianto da ‘Musica da Giostra’, Voice Arianna, Altarknock e Nicolò Bruno per la ‘serata giovani’. L’ingresso è gratuito. “Dai ‘veterani’ della ProCavour ci è stato dato tutto il supporto necessario e la fiducia per organizzare in autonomia questa serata: da parte nostra continueremo inoltre a contribuire alla riuscita di Tuttomele lavorando nelle varie stazioni della ProCavour, come i parcheggi, la preparazione e distribuzione delle frittelle e la gestione del punto di ristoro – aggiunge Galliano –. Sentiamo una grande responsabilità, e speriamo nei prossimi anni di raccogliere il testimone come nuova generazione della ProCavour”.