Pinerolese | 11 maggio 2024, 15:08

Torre Pellice: il semaforo spento da mesi tornerà a funzionare

Il Consiglio comunale ha stanziato i soldi per riparare l’impianto a ingresso paese

Il semaforo spento all’ingresso di Torre Pellice

Il semaforo spento all’ingresso di Torre Pellice

Ritornerà in funzione il semaforo posto all’ingresso di Torre Pellice che regola il traffico all’incrocio tra la strada provinciale 161 (via Matteotti) e via Generale Martinat (fondovalle di Angrogna) a circa cento metri dal luogo dove è avvenuto il tragico incidente di lunedì sera.

Un fatto che ha scosso il paese, e alcune persone hanno puntato il dito contro quell’impianto spento, ma “dai rilievi fatti dai carabinieri risulta che l’assenza del semaforo non abbia niente a che fare con la dinamica dell’incidente accaduto lunedì” replica il sindaco di Torre Pellice Marco Cogno

L’impianto aveva smesso di funzionare a fine novembre e il guasto era apparso subito grave. I soldi per ripararlo sono stati trovati nell’ultimo Consiglio comunale di fine aprile: “Si tratta di circa 10.000 euro recuperati dall’avanzo di Amministrazione del 2023 e che abbiamo stanziato nella variazione di bilancio precisa – In passato ci era già capitato di aggiustare il semaforo ma si era intervenuti soprattutto a livello di cavi che alimentano l’impianto. Questa volta verrà riparata la centralina generale ed altri componenti elettrici”. I lavori sono stati affidati proprio in questi giorni a Service Bintek di Piscina.

Il sindaco rivela come sulla decisione di rimettere in funzione il semaforo la Giunta comunale abbia dovuto riflettere: “Abbiamo valutato un intervento alternativo che avrebbe potuto consistere nel posizionamento di dossi abbastanza lunghi da permettere ad un bus o ad un mezzo delle ambulanze di sormontarli con le ruote anteriori e posteriori sullo stesso livello”.

La Città metropolitana, infatti, avrebbe autorizzato interventi di questo tipo: “L’idea era di realizzarne uno all’ingresso del paese all’incirca da via Angrogna a piazza Pietro Micca e un altro più o meno all’altezza della Casa delle diaconesse, in modo da segnalare meglio agli automobilisti che stanno percorrendo il centro abitato molto frequentato dai pedoni”.

Per ragioni di tempistiche però il progetto è stato abbandonato: “L’iter per la realizzazione dei dossi sarebbe stato sicuramente più lungo di quello per la riattivazione del semaforo e questo eventualmente sarà un progetto su cui potrà tornare la prossima Amministrazione comunale”.

Elisa Rollino

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Giorgio Gatti

Giorgio Gatti nasce a Torino nel 1958 e inizia a fotografare giovanissimo. Le sue fotografie, un archivio di oltre 150.000 immagini, sono il frutto di oltre 40 anni di scatti che lo ha portato a lavorare a Milano, Londra, Berlino, New York e Parigi città che lo ha adottato per diversi anni.

Le sue immagini sono all’interno di svariate collezioni private.

Attualmente divide il suo lavoro tra Chieri e Parigi, città che lo ha adottato come curatore e storico della fotografia. Tutto il suo archivio è di proprietà esclusiva della Fine Art Images Gallery - Agenzia esclusiva della sua produzione.

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