"Siamo costernati per il comportamento di questa Direzione generale che in tutti i modi si prodiga, non si sa per quale motivo e con quale fine, per avere una relazione conflittuale con la dirigenza dell'azienda". Lo affermano, in un comunicato unitario i sindacati della dirigenza medica Cimo Fesmed, Cgil Fp, Cisl Medici, Uil Fpl e AAroi-Emac, che accusano la direzione della Città della Salute di Torino di non limitare la fuga verso il privato, ma anzi di favorirla.
I sindacati ricordano che nel triennio 2020-2023 si sono dimessi 153 medici su 1.300 pari all'11,8% del totale e nello stesso periodo c'è stato un analogo numero di pensionamenti, mentre la media annua delle dimissioni a livello nazionale è del 2,9%. In alcuni servizi cruciali - radiologie, chirurgie e ortopedie - ci sono stati tre picchi di fuga in tre anni del 20-25%. L'ultimo scontro riguarda la decisione dell'azienda di ricorrere in appello "contro la sentenza di primo grado per la trattenuta del 5% del Fondo Balduzzi" già vinta dai dirigenti medici.