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Attualità | 26 novembre 2024, 15:18

I sindacati delle forze dell'ordine ricevuti dal Questore e dal Prefetto

L'incontro avvenuto dopo la manifestazione di ieri mattina in nome della sicurezza e della legalità

I sindacati delle forze dell'ordine ricevuti dal Questore e dal Prefetto

I sindacati delle forze dell'ordine ricevuti dal Questore e dal Prefetto

A seguito della grande manifestazione di ieri, questa mattina i sindacati del Comparto Sicurezza e Difesa hanno incontrato il Prefetto e il Questore di Torino. Per la prima volta nella storia del nostro Paese, i sindacati della Polizia di Stato, dell'Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Polizia Penitenziaria e dell'Esercito hanno manifestato insieme per rivendicare il diritto alla sicurezza, sia per i lavoratori sia per i cittadini.

Pur riconoscendo l'importanza di un trattamento economico adeguato, al centro della protesta è stata posta la tutela dell'incolumità di chi indossa la divisa e la sicurezza collettiva. L'incontro con le Autorità si è svolto in un clima di collaborazione e dialogo costruttivo. Il Prefetto, accogliendo le istanze dei sindacati, si è impegnato a farsi portavoce presso il Ministero affinché le richieste ricevano la giusta attenzione. Si è sottolineato come queste riguardino non solo la protezione di uomini e donne in divisa, ma anche la difesa dei cittadini, delle istituzioni e dello Stato di diritto.

Un tema cruciale discusso è stato quello dei centri sociali sovversivi che, con atti di violenza contro le Forze dell'Ordine, minano la legalità. In particolare, è stata evidenziata l'urgenza di chiudere centri come Askatasuna, che il Sindaco Lo Russo vorrebbe destinare a "bene pubblico", ma che, secondo i sindacati, rischia di continuare a favorire ambienti antagonisti violenti. È stato inoltre ribadito come dopo il caso Pisa, l'impossibilità da parte delle Forze dell'Ordine di poter difendersi efficacemente dalle aggressioni, utilizzando le tecniche operative per cui sono addestrate. La scelta che impone di fronteggiare tali violenze solo con scudi e senza strumenti adeguati è stata definita inaccettabile, con l'auspicio che non sia frutto di pressioni politiche o mediatiche che condizionano il Governo.

I sindacati si sono dunque soffermati sulle inammissibili condizioni di lavoro richiamando l'attenzione sulle difficoltà affrontate dagli agenti durante le manifestazioni, spesso trasformate in vere e proprie guerriglie urbane, con aggressioni che comprendono bombe carta, uova marce, vernice e altri strumenti offensivi. Hanno altresì rammentato come gli episodi di aggressioni non sono limitati solo all'ordine pubblico, ma si verificano quotidianamente anche contro le pattuglie sul territorio e la Polizia Penitenziaria che diventa vittima nelle carceri. Inoltre, oltre a misure legislative più efficaci e la promozione della cultura della legalità nelle scuole, si è proposto un DASPO economico per gli antagonisti violenti. Nondimeno è stata sottolineata l'urgenza di approvare il DDL Sicurezza, integrandolo, se del caso, con misure dissuasive per contrastare le violenze.

Il Prefetto e il Questore, che hanno mostrato sensibilità e attenzione verso le problematiche esposte, sono stati ringraziati dai sindacati per le loro parole e proposte concrete e non di circostanza. Si è ribadito che la sicurezza, bene primario della società, può essere garantita solo attraverso un recupero dell'autorevolezza delle Forze dell'Ordine, indispensabile per un rapporto equilibrato tra piazza, ordine pubblico e interventi sul territorio. Un'unica nota critica è stata espressa nei confronti di alcuni media televisivi che, pur dando spazio alla manifestazione, non hanno coinvolto direttamente i rappresentanti sindacali, organizzatori della manifestazione, per illustrare i motivi e le finalità della protesta, preferendo affidarsi a commentatori estranei all'organizzazione.

Infine, i sindacati ringraziano tutti i colleghi e i cittadini che hanno partecipato alla manifestazione, rendendola un momento di unità e forza. La mobilitazione rappresenta solo l'inizio di una battaglia sindacale che punta a trasformare le istanze di sicurezza e dignità in risultati concreti. 

comunicato stampa

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