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Politica | 10 giugno 2025, 17:01

Cinghiali, lupi e incidenti stradali con animali: più di 6 milioni di danni rimborsati dalla Regione. Bongioanni: "Sì alla legge sulla caccia"

L'assessore regionale ha confermato i 17 abbattimenti di lupi piemontesi e sostenuto il disegno di legge del Ministro Lollobrigida sul rinnovamento dell'attività venatoria, utile per contenere i danni della fauna selvatica

Saranno 17 gli abbattimenti dei lupi in Piemonte. A confermarlo l'assessore regionale al commercio, agricoltura e caccia Paolo Bongioanni, a margine della conferenza che ha illustrato i primi 12 mesi di attività dell'assessorato. Lupi, cinghiali, peste suina, caccia e danni a agricoltura e allevamento: tutti temi interconnessi tra loro e che causano alla Regione ogni anno una spesa elevata. Bongioanni ha parlato di 420 mila euro di risarcimenti agli allevatori per i danni causati dai lupi nel 2024, ma anche di 3,9 milioni di euro stanziati per i danni del 2023 fatti dalla fauna selvatica agli agricoltori - il 70% dei quali causati da cinghiali - e 2 milioni di indennizzi assicurativi a causa di incidenti stradali col coinvolgimento di fauna selvatica, sempre più frequenti.

Intanto, a livello nazionale infervora il dibattito sul nuovo disegno di legge sulla caccia, con il testo non ancora presentato ufficialmente ma già oggetto di discussioni in seguito alla fuoriuscita di bozze. Bongioanni sostiene il Ministro dell'agricoltura Francesco Lollobrigida nel processo di rinnovamento, secondo lui necessario per contenere i danni: "Se non riusciamo ad intervenire con misure di controllo più forti sulla devastazione del selvatico - ha spiegato -, il sistema agricolo non è più in grado di reggere economicamente. I quasi quattro milioni che io ho fatto stanziare non sono sufficienti nemmeno a coprire il 100% dei danni, ma il 90. La partita adesso è avere una nuova legge sulla caccia che ci permetta di fare delle azioni più incisive, allo stesso tempo la caccia non è vietata in Italia e quindi il mondo venatorio ha il diritto di poter esercitare questo percorso e credo che le misure previste dal ministro Lollobrigida vadano nella direzione perfetta per quello che il mondo venatorio sta chiedendo oggi".

Lo stesso lupo è uno degli elementi che tiene sotto controllo la popolazione di cervi e cinghiali ma, con il declassamento da parte dell'Unione Europea da specie "strettamente protetta" a "protetta", l'ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) ha decretato una quota di abbattimenti possibile per ogni Regione. "Sicuramente - ha commentato Bongioanni parlando dei 17 abbattimenti previsti in Piemonte - oggi nel sistema il lupo è diventato un tassello fondamentale per gli ungulati, quindi serve. Però allo stesso tempo noi non possiamo compromettere quel poco che abbiamo ancora di aziende agricole in montagna".

Un ulteriore problema per gli allevatori piemontesi è stata la peste suina africana, che ha portato ad abbattimenti nei 9 focolai a Novara, Vercelli e Alessandria pari a 6,5 milioni di euro di indennizzi per il 2024 - attualmente ne sono stati pagati 3,5 - e 2 milioni e 780 mila euro pagati dallo Stato per il deprezzamento delle aziende svuotate dai suini. La prevenzione passa anche dalla riduzione del numero di cinghiali selvatici: sono stati 32.406 gli abbattimenti nel 2024 e 7.772 nel 2025, in attesa della stagione della caccia programmata. Alla peste suina si è aggiunta la 'Blue Tongue' che colpisce gli ovini: dopo i 501 casi del 2024, quest'anno i 113 mila capi piemontesi sono stati vaccinati con un costo di 140 mila euro.

Queste spese e indennizzi fanno parte degli oltre 571 milioni di euro pagati negli ultimi 12 mesi fra sostegni, incentivi e contributi che sono arrivati a 45.869 fra aziende, consorzi e soggetti diversi. In particolare, alle imprese che hanno subito dei danni per i lavori della metropolitana tra Collegno e Rivoli sono stati erogati 400 mila euro, mentre un milione è stato il ristoro per le attività economiche colpite dalla chiusura del Colle di Tenda che riaprirà il 27 giugno.

"È stato un anno impegnativo - ha commentato l'assessore -, intenso ma con grandi soddisfazioni, con un tessuto imprenditoriale produttivo del Piemonte formidabile che ha una capacità performante superiore, che deve essere accompagnato dal sistema amministrativo politico, con gli interventi economici, ma soprattutto con una progettualità su quei tre assi che sono l'innovazione, perché i cambiamenti non ci aspettano; la ricerca, che diventa strategica soprattutto nel settore agricolo per compensare le difficoltà di mercati che cambiano velocemente; la promozione, che è secondo me il tassello fondamentale per dare la giusta identità e dignità a un territorio che lo merita ampiamente".

Fari puntati anche sulle eccellenze enogastronomiche regionali, primo su tutti il vino: l'assessorato punta a potenziare il riconoscimento del marchio piemontese, in primis verso l'estero. Dei 19 milioni investiti nel settore vitivinicolo, infatti, 7,5 milioni vanno alla promozione internazionale dei vini del Piemonte, 6,8 milioni per la ristrutturazione e riconversione dei vigneti e 4 milioni e 780 mila euro per investimenti come l’apertura di nuovi punti vendita e degustazione presso le aziende produttrici. "Con i suoi 90 prodotti a denominazione d’origine, i 344 prodotti agroalimentari tradizionali e i 600 prodotti di montagna, il Piemonte ha numeri straordinari che ci mettono al primo posto in Italia: da solo rappresenta il 25% dei prodotti tipici italiani. Ci sono regioni che si sono mosse molto bene sul marketing, abbiamo un piccolo gap da recuperare con Toscana, Trentino, Veneto, Sicilia, ma con la forza dei nostri prodotti e dei nostri produttori sono sicuro che sapremo fare delle operazioni di marketing mirate e capaci. Recupereremo questo gap e fra poco tempo saremo noi a guidare e trainare questa straordinaria locomotiva italiana delle produzioni tipiche". Da poco è stato infatti lanciato il marchio "Piemonte Is - Eccellenza Piemontese" ( https://www.torinoggi.it/2025/05/27/leggi-notizia/argomenti/economia-4/articolo/lanciato-il-marchio-piemonte-is-cosi-diamo-lustro-a-un-comparto-da-16-miliardi-di-euro.html ), con l'assessorato che vuole provare a introdurre l'indicazione geografica "Piemonte" sui vini DOCG e DOC. Inoltre, per la prima volta un componente del Piemonte siede nel Comitato nazionale vini.

Francesco Capuano

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