Il Trofeo Agnelli si rinnova e riparte da dove tutto è cominciato: Torino, culla storica dell’iniziativa, torna protagonista della più longeva manifestazione sportiva aziendale in Italia. Dopo anni di edizioni a carattere nazionale, il Trofeo si rilancia in un formato rinnovato e territoriale, con l’obiettivo di tornare progressivamente a coinvolgere anche i plant italiani.
Nato nel 1928, il Trofeo Agnelli rappresenta da quasi un secolo un momento unico di aggregazione e valorizzazione delle persone attraverso lo sport. Oggi, sotto la guida di Stellantis, Iveco Group, CNH e Comau, e con l’organizzazione di Sisport in collaborazione con il CEDAS, il Trofeo abbraccia una nuova stagione, fedele ai propri valori fondanti: spirito di squadra, benessere e coesione.
“Il Trofeo Agnelli è da sempre espressione concreta di quello spirito di squadra e competizione che ci ha sempre contraddistinto nella storia. Oggi si proietta verso il futuro con un’identità rinnovata, ma fedele alla sua storia”, ha dichiarato Il presidente di Stellantis, John Elkann.
L’edizione 2025 propone una ricca offerta sportiva, aperta ai dipendenti delle aziende coinvolte e alla cittadinanza, grazie alla sinergia con gli eventi “WE” del CEDAS, pensati per riconnettere persone e comunità. Le discipline sportive in programma coinvolgono Atletica leggera (60m, salto in alto, salto in lungo, getto del peso, 1500m, 5000m), calcio a 5, tennis, basket 3 vs 3, sand Volley, padel, ciclismo e corsa. Le competizioni si svolgeranno principalmente nelle sedi Sisport di Torino e Settimo Torinese, storiche location dell’evento.
A rappresentare il nuovo corso del Trofeo, è stato presentato il nuovo logo del Trofeo Agnelli, ideato dal Centro Stile Stellantis. Una figura stilizzata che unisce il dinamismo di un corpo in slancio alla forma di un trofeo: un segno grafico che trasmette energia, determinazione e modernità. Il design fluido e i colori digitali riflettono l’evoluzione dell’iniziativa e la sua capacità di parlare a tutte le generazioni.
Fin dalle sue origini, il Trofeo Agnelli ha promosso lo sport come strumento di valorizzazione dei lavoratori e di costruzione di relazioni all’interno del contesto industriale. Iconica la Dea Alata, simbolo di Torino e del Trofeo, presente sin dalle prime edizioni. Nel corso dei decenni, l’iniziativa ha dato vita anche a competizioni su scala nazionale, come il Trofeo Edoardo Agnelli e il Trofeo Clara Agnelli, che hanno coinvolto stabilimenti da tutta Italia.
Con il rilancio nel 2025, il Trofeo Agnelli riafferma il proprio ruolo di piattaforma sportiva, sociale e culturale. Un ponte tra tradizione e innovazione, tra impresa e persone, tra storia e futuro.
Economia e lavoro | 10 giugno 2025, 15:08
Torino rispolvera un grande classico: il Trofeo Agnelli riscopre le sue radici e porta la sfida sul campo di gioco
Si tratta della più longeva manifestazione sportiva aziendale in Italia (nato nel 1928) e, in tempi recenti, aveva assunto un carattere nazionale. Ora torna in via Olivero e a Settimo Torinese
Barbara Gabriella Renzi
Salve! Mi chiamo Barbara Gabriella. Sono appassionata di filosofia, psicologia e letteratura. Ho scritto e scrivo di filosofia e anche i miei brevi racconti hanno sempre un risvolto filosofico e psicologico.
Ho all’attivo articoli e libri in inglese e in italiano su vari argomenti: filosofia della scienza, dell’ambiente e del linguaggio. In particolare mi sono interessata di metafore dal punto di vista cognitivo e ho puntato le mie analisi sulla loro abilità di strutturare il nostro modo di pensare e la nostra visione del mondo.
Mi piacciono i gatti e anche i cani ma purtroppo vivo senza animali. Adoro il mare e la sua canzone e la montagna d’estate quando si cammina sui sentieri e ci si immerge nella natura. Tra i viottoli e le mulattiere, lì, i miei passi danno il ritmo ai miei pensieri. Vivo a Berlino e ne sono contenta.
Conversazioni
La filosofia trova spazio nella vita di tutti i giorni: sicuramente è qualcosa di astratto ma questo non vuol dire che sia lontana da noi, anzi! La filosofia è un fattore fondamentale nella nostra vita e ci potrebbe aiutare a condurre un’esistenza soddisfacente. Non lasciamola a pochi esperti che parlano fra loro ma portiamola nel nostro salotto e al bar e parliamo di felicità e dei suoi segreti, di ansia e anche di cambiamento climatico, perché no? Discutiamo di amore e, magari, anche dell’importanza della solitudine in alcuni casi. Iniziamo a ragionare insieme su questi concetti e rendiamoli parte della nostra quotidianità per vivere meglio: in fondo una vita che non sia pensata è una vita non completamente vissuta, forse. Voi cosa ne pensate?