"Come si può vedere questa mattina stiamo lavorando, abbiamo molte conferenze stampa, si continua a lavorare. Le divagazioni le lasciamo agli altri”. È un commento laconico, sfuggente, quello rilasciato sul piazzale del Grattacielo dall’assessore regionale Marina Chiarelli al termine della presentazione di due eventi. Ma che non entra nel merito delle voci che la darebbero destituita di due due deleghe di peso: quelle al Turismo e allo Sport.
Deleghe che potrebbero rimanere all’interno del partito Fratelli d’Italia. All’ex vicesindaco di Novara resterebbe la Cultura, secondo primi rumors. Un rimpastino “soft”, insomma. Sabaudo e senza scossoni di sorta. Nessun commento sui dissapori se non un "c'è da lavorare tantissimo, per me è quella la cosa importante” pronunciato mentre la stessa già sta prendendo la via di fuga per sfuggire ad altre domande dei giornalisti. E se la politica resta fuori dalla breve dichiarazione dell’assessore a parlare, invece, è il linguaggio non verbale o, meglio, il curioso timing.
Due conferenze in contemporanea
Questione di ascensori? Di sovrapposizioni di impegni? Nessuno saprà mai la verità. Di certo c’è che mentre al 41° piano veniva presentato l’evento “Baveno e Feriolo d’incanto” al piano terra in Sala Trasparenza, poco dopo, si stava tenendo la conferenza di Monferrato On Stage.
Una rappresentazione plastica del nord e del sud di una regione capace di tuffarsi contemporaneamente nel lago Maggiore e nelle splendide colline patrimonio Unesco di Langhe, Roero e Monferrato. Un Piemonte che abbraccia bellezza in ogni suo angolo, con le sue montagne, le sue pianure e che sta puntando tutto sui grandi eventi per rilanciare la sua immagine. Un rebranding che vuole, almeno nelle intenzioni, abbracciare tutti: da Formazza a Serole, da Bardonecchia a Fabbrica Curone.
E in questa operazione il grattacielo, la casa dei piemontesi, diventa luogo fulcro dove promuovere il ricco calendario di iniziative. E succede così che, nella sempre ricca agenda di presentazioni, alcune si sovrappongono, come avvenuto questa mattina. Ma (curioso) come, in nessuno dei due casi Cirio (che dovrà decidere le sorti dell’assessore novarese) e Chiarelli non si siano mai incrociati.
Ma al grattacielo non ci si incrocia
Nel primo momento la donna al centro del fuoco politico è arrivata all’inizio della conferenza. È intervenuta per prima per poi lasciare la sala poco prima dell’arrivo del governatore.
Scendendo di 41 piani, al piano terra, il presidente Alberto Cirio è passato per un saluto, senza intervenire. Qualche parola in privato con il consigliere Fabio Carosso, suo ex vice nello scorso mandato, e poi via dalla sala dove qualche minuto dopo è comparsa l’assessore Chiarelli.
Ma questo non impedirà ai due di incontrarsi, probabilmente già nelle prossime ore, con Cirio che potrebbe comunicare la destituzione delle deleghe.
Altre tensioni nel centrodestra
Ma non è l'unica tensione che si registra all'interno del centrodestra. Venerdì scorso il consigliere della lista civica Cirio Sergio Bartoli - tramite una nota stampa - ha fatto un pesante affondo nei confronti degli alleati di Governo di Forza Italia e Lega "rei" di aver bocciato un suo emendamento in fase di consultazione sull'Omnibus.
I "colpevoli"
"Siamo stati traditi in Aula da chi dovrebbe governare al nostro fianco” commenta netto Bartoli, elencando anche i nomi e cognomi dei "congiurati" di Forza Italia (Mauro Fava, Annalisa Beccaria, Debora Biglia, Davide Buzzi Langhi, Francesco Graglia) e della Lega (Luigi Icardi e Fabio Carosso).
L’emendamento – già approvato dalla Giunta regionale – proponeva l’eliminazione del vincolo dei due mandati per i Presidenti di Ambiti Territoriali di Caccia (ATC) e Comprensori Alpini (CA). "Un paradosso istituzionale - rincara Bartoli - senza precedenti: un atto che mina la coerenza della maggioranza, sconfessa la leadership politica e si configura come un attacco diretto alla Lista Civica Cirio Presidente. Una vera e propria imboscata... Forse qualcuno ha confuso i Presidenti degli ATC con i Sindaci o i Presidenti di Regione. Il caldo estivo ha mandato in tilt il giudizio politico di una parte del gruppo azzurro, che pur di ostacolare una proposta equilibrata ha scelto la strada del colpo basso" conclude Bartoli.
Icardi: "Emendamento centralista"
A replicare il consigliere della Lega Luigi Icardi: "Bartoli ha presentato un emendamento centralista che toglie potere ai sindaci, su cui noi non eravamo d'accordo".
"Non si governa così: ci siamo resi disponibili a soluzioni sulla prossima norma di riordino. Il vero tema è politico: si tratta di un partito di maggioranza relativa, a cui compete la mediazione. Forse il troppo caldo incide sull'obbiettività di Bartoli" conclude l'ex assessore alla Sanità.