Giovanni Zippo, la guardia giurata di 40 anni, che è in arresto per avere provocato lo scoppio di un palazzo in via Nizza lo scorso 30 giugno, è stato interrogato oggi in ospedale e - secondo quanto riferisce l'agenzia di stampa Ansa - si è avvalso della facoltà di non rispondere.
L'ammissione: "Sì, sono stato io, mi vergogno"
L'uomo, che utilizzando del liquido infiammabile avrebbe causato la morte di Jacopo Peretti, 33 anni, travolto dalle macerie mentre dormiva, e il ferimento di altre cinque residenti, oggi a quanto si apprende ha comunque fatto delle ammissioni. "Sì, sono stato io, mi vergogno" sono state le sue parole.
L'interrogatorio di garanzia, per omicidio volontario con dolo eventuale e crollo doloso, si è svolto al Cto di Torino, dove Zippo è ancora ricoverato in seguito alle ustioni e alle ferite subite la notte tra il 29 e il 30 giugno.
Il difensore: "Non voleva provocare l'esplosione"
"Non voleva provocare l'esplosione - ha spiegato il suo avvocato, Basilio Foti - Per lui questo era un dispetto a una persona che l'ha sfruttato - ha affermato in riferimento alla ex ragazza di Zippo, che abitava in quel condominio - La situazione gli è scappata di mano. Non voleva uccidere. Non poteva immaginare che potesse verificarsi l'esplosione - ha aggiunto il legale - l'accusa di omicidio volontario per i il mio cliente è troppo".