Cronaca | 15 luglio 2025, 08:57

Protesta al Caat: oggi i grossisti chiudono per denunciare l’aumento dei costi

"Ingiustificato incremento del 30% degli oneri e del 50% dell'ingresso giornaliero"

Giornata di protesta oggi al Caat

Giornata di protesta oggi al Caat

Giornata di protesta al Caat, dove oggi i grossisti chiudono per denunciare l’aumento dei costi da parte dell'ente gestore. A lanciare l'iniziativa è l'Apgo (Associazione Piemontese Grossisti Ortoflorofrutticoli), che annuncia a partire da questa mattina lo stop collettivo degli stand e la conseguente mobilitazione.

Gli aumenti

Nel mirino dell'associazione "l' ingiustificato e insostenibile incremento del 30% degli oneri di comprensorio e del 50% del costo di ingresso giornaliero dei clienti. Maggiori costi, che si innestano su affitti già aumentati negli ultimi due anni di circa 400.000 euro, raggiungendo un totale di quasi quattro milioni di euro".

 "Non è più pensabile - spiegano i grossisti - accettare che si continuino a chiedere sacrifici agli operatori, aumentandone i canoni e la tessera di ingresso giornaliero, senza cercare altre soluzioni di razionalizzazione delle spese". 

Bilancio in attivo

Per i lavoratori la decisione dell'ente stride con il bilancio della società di gestione appena licenziato, che rappresenta un fatturato di 6.200.000 euro e si chiude in attivo con disponibilità liquide pari a circa 4 milioni di euro e depositi bancari per circa 2 milioni.

I numeri

Il Caat conta 79 aziende grossiste insediate, 22 operatori di movimentazione, 150 produttori locali delle province di Torino, Cuneo e Asti, commercianti dei 46 mercati rionali del capoluogo, commercianti al dettaglio piemontesi e delle regioni limitrofe (Valle d'Aosta e Liguria), associazioni di categoria. 

Sono 550.000 le tonnellate di merci trattate ogni anno, le transazioni commerciali ammontano a 550 milioni di euro.

Cinzia Gatti

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Federica Monello

Giornalista pubblicista, ascoltatrice vorace di musica, amante di tutto ciò che è cultura. Nasco e cresco in Sicilia dove da studentessa di Lettere Moderne muovo i primi passi nel giornalismo, dopo poco unisco la scrittura alla passione per la musica. Giungo ai piedi delle Alpi per diventare dottoressa in Comunicazione e Culture dei media e raccontare di storie di musica, versi, suoni e passioni.

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