Attualità | 23 luglio 2025, 06:40

Piazza Bottesini, dove c'era il degrado ora si gioca a pallone: "Tolte le panchine, una quiete mai vista prima"

La lettera di una mamma che cambia il volto del quartiere: "Finalmente giochiamo sotto casa con i nostri figli"

Immagine di archivio di un palazzo di piazza Bottesini

Immagine di archivio di un palazzo di piazza Bottesini

Con l'immagine di una mamma che gioca a palla con il figlio, proprio dove prima c'erano delinquenza e degrado, Alessia Belmonte – residente affacciata su Piazza Bottesini – racconta un altro volto del quartiere. Lo ha fatto attraverso una lunga e appassionata lettera inviata al nostro giornale, nel pieno del dibattito politico in Circoscrizione 6 proprio sulla piazza.

Il racconto appassionato di una mamma

La lettera parte da un piccolo paradosso: un'assemblea pubblica, organizzata per discutere sulla rimozione delle panchine dalla piazza voluta dalla Circoscrizione 6, che sarebbe passata completamente inosservata proprio ai residenti. Inoltre, il piccolo raduno avrebbe anche dato il via a una raccolta firme che vorrebbe chiedere il reintegro delle strutture urbane.

"L'assemblea l'ho scoperta per caso affacciandomi al balcone", scrive Alessia. Da qui la richiesta, semplice ma concreta, di coinvolgere davvero le persone che abitano la zona. Volantini nelle buche delle lettere, locandine nei negozi, avvisi nei condomini. "Non tutti usano Instagram, e non tutti si affacciano alla finestra".

Ma il tono cambia presto, diventando più netto e tagliente quando Alessia racconta il vero volto del quartiere, una zona ormai ostaggio di criminalità e violenza. "Mio figlio ha 10 anni e non ha mai potuto giocarci, in quel giardino. Ha visto droga, vetri rotti, sangue, risse, urla e anche chi faceva i bisogni tra le auto. Le finestre erano sempre chiuse: per fare i compiti, per dormire, per non vedere. E ora dovrei indignarmi per due panchine tolte?".

"Tolte le panchine, una quiete mai vista prima"

Ed è proprio sul tema delle panchine rimosse che sembrerebbe esserci un primo, vero punto di svolta per il quartiere. Forse un caso, forse no. Ma da quando sono sparite, secondo Alessia, in piazza Bottesini sembrerebbe essere tornata una forma di normalità: mamme che si divertono a giocare con i propri figli e una strana quiete notturna, mai vista prima.

"Devo dire però che da quando hanno tolto le panchine, tra i vari miracoli, ho visto una mamma che giocava a palla con suo figlio e un'altra mamma con la carrozzina che passeggiava su e giù. Ecco, vedere delle donne da sole con i loro bambini in questo giardino è stato quasi incredibile. Il silenzio della notte è surreale. La pulizia è surreale".

Due proposte per migliorare ancora

Infine, la lettera termina con due proposte concrete. La prima idea riguarderebbe l'installazione di un numero limitato di panchine nella piazza del mercato, in punti strategici, lontani dai balconi e dai banchi, dove ci sia passaggio continuo e una presenza regolare della polizia municipale. Una misura semplice, sostenibile e compatibile con il vivere civile. "Non più di cinque", scrive, "e in zone dove il rischio di bivacchi e degrado è minimo".

La seconda proposta è più provocatoria, ma altrettanto chiara: "Chi firma per rimettere le panchine, venga ad abitare qui. Proprio qui davanti al giardino". Un invito – neanche troppo velato – a confrontarsi con la realtà quotidiana di chi vive la piazza e non la racconta da lontano.

Marco D’Agostino

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Barbara Gabriella Renzi

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