S. Rita / Mirafiori | 25 luglio 2025, 20:32

Cani e caldo: in Circoscrizione 2 si propone l’obbligo di acqua in passeggiata

Il regolamento comunale sugli animali potrebbe presto includere l’obbligo d’idratazione

Cani e caldo: in Circoscrizione 2 si propone l’obbligo di acqua in passeggiata

Una proposta concreta per migliorare il benessere degli animali in città e prevenire episodi di maltrattamento legati al caldo e alla disidratazione. Il Gruppo Consiliare Misto di Maggioranza - Indipendente per la 2 (primo firmatario, Piero Ventre) ha presentato un ordine del giorno per modificare il Regolamento Comunale n. 320/2006, introducendo l’obbligo per gli accompagnatori di cani di portare con sé acqua potabile.

La richiesta nasce dalla constatazione di un vuoto normativo nel regolamento attualmente in vigore, che non prevede l’obbligo di dotazione idrica, nonostante le estati torinesi diventino sempre più torride. Il testo propone di inserire un nuovo articolo 24 comma 3-bis, che prevede l’obbligo di portare con sé almeno 250 ml d’acqua per i cani di piccola taglia e 500 ml per quelli più grandi, specialmente durante le ore calde o le passeggiate prolungate.

Perché una norma così?

Le motivazioni sono molteplici: protezione del benessere animale, miglioramento del decoro urbano, riduzione dei rischi sanitari pubblici, responsabilità civica e anche igiene urbana. L’acqua portata con sé dai proprietari, oltre a dissetare i cani, potrà essere usata per risciacquare marciapiedi e aree pubbliche in caso di deiezioni o urina, contribuendo così a una città più pulita e vivibile.

La norma si applicherebbe in particolare nei mesi più caldi (maggio–settembre), nelle ore centrali della giornata (10-18), quando le temperature superano i 30°C o quando è attivo il Piano Comunale Emergenza Caldo. Sono previste deroghe per chi utilizza fontanelle pubbliche con dispositivi per l’abbeveraggio animale.

Sanzioni e piano di attuazione

Chi non rispetterà il nuovo obbligo rischierà multe da 25 a 200 euro, a seconda della gravità e della recidiva. L’applicazione della norma seguirà un piano in tre fasi: approvazione, sensibilizzazione e applicazione graduale. Il primo mese sarà dedicato solo ad avvertimenti, mentre dal secondo mese scatteranno le sanzioni.

Sono previste campagne informative presso veterinari, negozi per animali e associazioni, oltre all’installazione di cartelli nei parchi più frequentati. La vigilanza sarà affidata alla Polizia Municipale, al Servizio Veterinario dell’Asl e alle guardie zoofile autorizzate. Il costo stimato per il primo anno è di circa 15mila euro, coperto dal capitolo “Tutela animali” del bilancio comunale.

ph.ver.

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Barbara Gabriella Renzi

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