Scuola e formazione | 21 agosto 2025, 05:55

In Piemonte 20 giorni alla prima campanella: calendario e novità dell'anno scolastico alle porte

Ritorno sui banchi il 10 settembre in Piemonte e in altre tre regioni. Tra le novità il divieto di utilizzo degli smartphone durante l'orario scolastico anche nelle scuole superiori e la riforma dell’esame di Maturità

Il 10 settembre la ripresa delle scuole in Piemonte

Il 10 settembre la ripresa delle scuole in Piemonte

La prima campanella per l'anno scolastico 2025/26 suonerà a Bolzano l'8 settembre prossimo e la seconda il 10 settembre in Piemonte, Trentino, Veneto, Valle d'Aosta e poi di seguito le scuole apriranno i cancelli nelle altre regioni, come l'11 settembre in Friuli Venezia Giulia, il 12 settembre in Lombardia. Il 15 settembre è il giorno in cui la maggior parte delle regioni hanno deciso di riaprire i cancelli delle scuole e sono Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Sardegna, Sicilia, Toscana e Umbria. Chiudono la lista Calabria e Puglia dove gli studenti rientreranno in classe il 16 settembre.

Le festività

Con la riapertura della scuola non possono mancare le festività a partire dal 1° novembre: Ognissanti; 8 dicembre: Immacolata Concezione; 25 dicembre: Natale; 26 dicembre: Santo Stefano; 1° gennaio 2026: Capodanno; 6 gennaio: Epifania; 25 aprile: Festa della Liberazione; 1° maggio: Festa del Lavoro; 2 giugno: Festa della Repubblica. Non tutte le date festive offrono però la possibilità di un ponte. Alcune ricorrenze cadono infatti in giorni che non permettono alcuna estensione: come tutti i santi sabato 1 novembre e l'anniversario della Liberazione, sabato 25 aprile. In questi casi, la pausa coincide con il fine settimana per gran parte delle scuole, annullando la possibilità di prolungamenti.

I ponti

E accanto alle feste e alle tradizionali interruzioni per il Natale e per la Pasqua, non possono mancare i ponti: quello per l'Immacolata, l'8 dicembre cade di lunedì, quindi possiamo parlare di weekend lungo; 1° maggio 2026 cade di venerdì, in molte regioni le lezioni sono sospese il 2 maggio; Festa della Repubblica il 2 giugno cade di martedì, alcuni godranno della chiusura del 1° giugno. Come il primo anche l'ultimo giorno di scuola varia da regione a regione ed è fra il 6 e il 10 giugno.

Le novità

Il nuovo anno scolastico porta con sé delle novità contenute nelle nuove indicazioni per i programmi scolastici a partire dal divieto degli smartphone. A partire dal nuovo anno scolastico 2025/26, l'utilizzo degli smartphone sarà vietato durante l'orario scolastico anche nelle scuole superiori, come stabilito da una circolare del ministero dell'Istruzione e del Merito. Il divieto, già in vigore per le scuole d'infanzia, primaria e secondaria di primo grado, viene esteso anche agli istituti superiori, con lo scopo di ridurre le distrazioni e favorire la concentrazione durante le lezioni. Gli studenti dovranno consegnare i propri smartphone all’ingresso o tenerli spenti e non accessibili durante l’orario scolastico, salvo deroghe legate a progetti didattici specifici.

Altra novità in arrivo per l’anno scolastico 2025-2026 è la riforma dell’esame di Maturità. La struttura delle prove scritte avrà una maggiore attenzione alle competenze trasversali e al problem solving. L’implementazione di una prova nazionale unica per alcune discipline come italiano e matematica. La possibilità, per i licei scientifici, di svolgere la seconda prova di matematica con modalità innovative, comprensive di quesiti di logica e comprensione del testo. L’alternanza scuola-lavoro conterà più significativamente nella valutazione finale. Verrà data maggiore importanza al percorso di studi degli ultimi tre anni.

Sempre nell'ambito dell'esame di Maturità un valore fondamentale lo avrà il voto in condotta che avrà ripercussioni dirette sull'ammissione all'esame: un voto di condotta insufficiente potrà comportare la bocciatura indipendentemente dai risultati nelle singole materie. Per gli studenti che otterranno un 6 in condotta dovranno scrivere un elaborato su temi di cittadinanza attiva da discutere durante il colloquio orale. La condotta, quindi, diventa parte integrante del percorso educativo degli studenti. (Red-Cro/Adnkronos)

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