Cronaca | 23 agosto 2025, 12:34

Il treno per Torino parte senza di lui: 13enne rimane solo sul binario

Il ragazzo, in vacanza con la famiglia, non è riuscito a salire sul regionale partito da Asti. Gli agenti lo hanno assistito fino al ritorno della madre

Il treno per Torino parte senza di lui: 13enne rimane solo sul binario

Un momento di paura si è trasformato in un sollievo e un abbraccio grazie al tempestivo intervento degli operatori della Polizia Ferroviaria di Asti, che hanno aiutato una famiglia di turisti in difficoltà. Un ragazzino di 13 anni, in vacanza con la famiglia, è rimasto accidentalmente a terra mentre il treno regionale per Torino, su cui si trovavano già la madre e il fratello minore, ripartiva dalla stazione.

L'allarme e l'intervento

Tutto è iniziato con una segnalazione proveniente dalla sala operativa del Compartimento Polfer di Torino. L'avviso indicava la presenza di un ragazzo smarrito sulla banchina del binario 3 della stazione ferroviaria di Asti. Il giovane non era riuscito a salire in tempo sul convoglio, creando una situazione di grande apprensione per la famiglia.

Gli agenti della Polfer, una volta individuato il 13enne, che parlava unicamente spagnolo, lo hanno immediatamente accompagnato nei loro uffici. Qui, con sensibilità e professionalità, lo hanno tranquillizzato e assistito, superando le barriere linguistiche. Nel frattempo, sono riusciti a rintracciare la madre e a contattarla telefonicamente.

Il lieto fine

I familiari hanno preso il primo treno utile per fare ritorno ad Asti e poter finalmente riabbracciare il figlio. All'arrivo, la madre, visibilmente provata dalla preoccupazione, ha espresso immensa gioia e gratitudine verso i poliziotti. "Grazie per come avete saputo gestire al meglio la situazione", ha detto, sottolineando la capacità degli agenti di porre fine a un'esperienza che si stava rivelando molto spiacevole.

Questo episodio mette ancora una volta in luce l'importanza della presenza della Polizia di Stato sul territorio, specialmente in luoghi di grande transito come le stazioni ferroviarie, affollate ogni giorno da migliaia di persone. Un intervento che, al di là della divisa, ha mostrato il grande valore umano degli operatori.

Redazione

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Barbara Gabriella Renzi

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