Cronaca | 29 agosto 2025, 13:30

Brandizzo, il dolore di chi resta: “I subappalti? Vanno eliminati. L’unico risarcimento è la giustizia” [VIDEO]

A due anni di distanza il processo deve ancora partire. 24 gli indagati, tra cui le società Rfi, Clf e Sigifer: “Da loro nessuna scusa"

I famigliari di Giuseppe Aversa,  una delle vittime della strage di Brandizzo

I famigliari di Giuseppe Aversa, una delle vittime della strage di Brandizzo

I subappalti sono una piaga, andrebbero eliminati. Si guarda solo al Dio denaro e non si dà valore alla vita umana. Lo Stato deve essere presente e chi ha sbagliato deve pagare”.  È il disperato appello di Lidia Rastella, mamma di Giuseppe Aversa,  una delle vittime della strage di Brandizzo insieme a Kevin Laganà, Michael Zanera, Giuseppe Sorvillo e Giuseppe Saverio Lombardo

Ferita aperta

Una ferita ancora aperta. E che non ha ancora trovato i responsabili con le fasi preliminari delle indagini chiuse appena un mese fa, a due anni da quella tragica notte del 30 agosto. E che hanno individuato 24 indagati: 21 persone e 3 società. C’è Rfi, la committenza, la Clf di Bologna, appaltatore e la Sigifer di Vercelli, subappaltante. 

Tutta la catena di comando che, a cascata, è responsabile del lavoro su quella tratta dove i cinque operai stavano operando alla sostituzione di nove metri di rotaia prima che un treno merci, proveniente da Alessandria, li travolgesse.  Società che, come spiegano oggi i famigliari, non hanno ancora chiesto scusa per quanto accaduto.

"Una vergogna"

Dovrebbero vergognarsi”, dice con forza la madre di Aversa, presente oggi alla presentazione delle iniziative di Sicurezza e Lavoro che verranno organizzate in occasione dell’anniversario.  E nonostante le lungaggini giudiziarie oggi la famiglia ringrazia chi ha eseguito le indagini con dovizia: “Spero che altrettanto potranno fare i giudici. Non siamo eterni: ho 72 anni, vorrei avere la soddisfazione di veder puniti presto i responsabili. Risarcimenti? L’unico che voglio è la giustizia”. 

E intanto Brandizzo si prepara a celebrare una settimana ricca di iniziative per mantenere viva la memoria di chi ha perso la vita e per sensibilizzare sul tema della sicurezza sul lavoro. Che vedono come capofila l’associazione “Sicurezza e Lavoro” presieduta da Massimiliano Quirico, che, insieme al comune di Brandizzo e ai sindacati edili di Cgil, Cisl e Uil si costituiranno parte civile nel processo. 

"Non sono morti bianche"

Gli stessi sindacati che chiedono possa essere attivata una super Procura, sul modello di quanto avviene per i reati mafiosi, dedicata alle morti sul lavoro. “Parliamo di mille morti all'anno - sostengo i segretari degli edili di Cgil, Cisl e Uil -. è una guerra. Non chiamiamole morti bianche, ma omicidi".

Alla presentazione delle iniziative era presente anche la sindaca di Brandizzo Monica Durante, commossa nel ricordare quanto avvenuto un anno fa.  “Vogliamo sapere la verità”, ribadisce la prima cittadina. E dell’importanza di partire dall’educazione nelle scuole hanno parlato la consigliera metropolitana Rossana Schillaci e il consigliere regionale, presidente della commissione Trasporti Mauro Fava. Intervenuta anche la consigliera Elena Apollonio, della città di Torino che domani sarà presente con un gonfalone alla cerimonia. 

Tutte le iniziative della settimana del lavoro sono consultabili qui: https://www.sicurezzaelavoro.org/archives/5451.


 

Daniele Caponnetto

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