Cultura e spettacoli | 20 ottobre 2025, 14:06

Classici al Classico, al via la nuova rassegna di Aiace: cinque film presentati in sala da Paolo Mereghetti

Dal 28 ottobre al 24 febbraio 2026

Classici al Classico, al via la nuova rassegna di Aiace: cinque film presentati in sala da Paolo Mereghetti

Con la stagione 2025-2026, AIACE Torino inaugura una nuova rassegna, Classici al Classico, che dal 28 ottobre proporrà, fino al 24 febbraio, una serie di proiezioni, a cadenza mensile (sempre di martedì, alle ore 20.30), introdotte dallo storico e critico del cinema Paolo Mereghetti.

Organizzata in collaborazione con Movies Inspired, con il sostegno della Regione Piemonte e degli Amici del Cinema, ospitata al Cinema Classico, l’iniziativa – già anticipata nella scorsa stagione dalla serata speciale dedicata a Ida Lupino e andata sold out – è nata «con l’intento di leggere o rileggere, con gli occhi di oggi, i capolavori del passato, che sono sempre più disponibili online, ma, in realtà, sono sempre meno visti e meno conosciuti dal pubblico, soprattutto da quello più giovane» – spiega il coordinatore di AIACE Torino Enrico Verra.

«La nostra memoria cinematografica – ribadisce Paolo Mereghetti – è sempre più ‘corta’. Il pubblico oggi ha poche opportunità di vedere in sala i grandi classici di un tempo, molti film vengono dimenticati, anche quelli che, per diversi motivi, possono interessare gli spettatori contemporanei e affrontano temi sempre attuali, come i titoli che sono stati inseriti nella rassegna». 

Proiettati in versione originale (con sottotitoli in italiano), tutti realizzati negli Stati Uniti tra gli anni Trenta e Quaranta, i cinque film proposti vedono protagoniste altrettante divine di Hollywood che, pur tra le maglie strette della censura dell’epoca e delle inflessibili regole del codice Hays, si fanno interpreti di un cambiamento nel rapporto uomo-donna ed esprimono nuovi modelli femminili.

Impegnate in grandi prove d’attrice, le star del periodo escono dai ruoli di contorno, al servizio di storie maschili, e si prendono la scena, imponendosi con il loro carisma e la loro bravura e imprimendo ciascuna il proprio stile e la propria personalità in pellicole destinate a scolpire l’immaginario collettivo di un’epoca e a rimanere per sempre nella storia del cinema.

Si comincia con Susanna! (il 28 ottobre), oggi celebrato come uno dei capolavori di Howard Hawks e all’epoca – spiega Paolo Mereghetti – «realizzato per rilanciare l’immagine di Katharine Hepburn che, pur tanto brava e bella, dopo aver infilato una serie di pellicole flop era considerata veleno al botteghino e che in questo film – irresistibile apoteosi della screwball comedy – si misura, a fianco di Cary Grant, con il ruolo brillante di una giovane ereditiera testarda, libera e spregiudicata, in grado
di smontare tutte le sicurezze e le difese maschili».

Per info: https://aiacetorino.it/ 

comunicato stampa

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Johanna Finocchiaro

Buongiorno, Good morning, Bonjour, Buenos Días, Namasté!
Sono Johanna. Classe 1990, nata a Torino, appassionata di musica, viaggi, lingue straniere e poesia. Già, POESIA.
Scrivo sin dalla tenera età (mi sono innamorata di lei al nostro primo incontro, alle scuole elementari) e leggo, leggo tanto, sempre e ovunque. La mia massima fonte d'ispirazione è la natura e l'arte sua complice: mi conquistano l'immediatezza, la forza comunicativa, la varietà di forme e concetti espressi, la contraddizione.
Viaggiando ho compreso quanto il mondo sia immenso, dinamico ed io piccola. Mi ci sono adattata, pian piano, stravolgendo i piani e spostando i limiti. Oggi, continuo ad essere curiosa. E gioiosa. Mi occupo di divulgazione culturale e ho all'attivo quattro pubblicazioni: Clic (L'Erudita Editore), Ramificare (Eretica Edizioni), Specchi (Scrivere Poesia Edizioni), L'Atto versato (Edizioni Il Cuscino di Stelle). Obiettivo primario: sostenere una cultura consapevole, socialmente impegnata.
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Questa rubrica nasce sotto una buona stella o così mi piace pensare; si propone, con determinazione, di avvicinare il lettore a un genere letterario incompreso quanto testardo: la poesia.
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Allontaniamoci dall'impostazione scolastica e dall'“analisi del testo”, lasciando spazio, invece, all'analisi del SENSO. Senso che sta per ragione e sensazione insieme. Impariamo a cercare la domanda, prima della risposta. E accendiamo il pensiero, tra racconti e storie positive che vado scovando per il mondo. Che dite, ci lanciamo nel viaggio? Al trasporto provvedo io!

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