Cultura e spettacoli | 20 ottobre 2025, 14:20

Lasciatemi morire ridendo: il docu-film di Massimiliano Fumagalli sulla vita di Stefano Gheller

Giovedì 23 ottobre al CineTeatro Baretti

Lasciatemi morire ridendo: il docu-film di Massimiliano Fumagalli sulla vita  di Stefano Gheller

La Cellula Coscioni Torino presenta la proiezione del documentario "Lasciatemi morire ridendo", diretto da Massimiliano Fumagalli, giovedì 23 ottobre alle ore 21 presso il Cineteatro Baretti di Torino. Prima della proiezione, alle ore 20.30, sarà allestito un banchetto informativo sul testamento biologico.

Il documentario racconta la vita di Stefano Gheller (1973–2024), uomo affetto da Distrofia facio-scapolo-omerale, la stessa malattia di Piergiorgio Welby, che ha trasformato la propria condizione in uno strumento di consapevolezza collettiva e attivismo sociale. Stefano, costretto su sedia a rotelle e con ventilazione assistita, ha affrontato la vita con determinazione e lucidità, diventando punto di riferimento per molte persone e promuovendo il diritto di scelta sulle proprie cure e sul fine vita.

Nel corso della sua vita, Stefano ha partecipato attivamente alla vita pubblica, collaborando con associazioni, istituzioni e cittadini per favorire l’accessibilità di spazi pubblici, promuovere carte di accesso agevolato per disabili e sensibilizzare sulla disabilità e la morte. La sua casa è diventata un luogo di incontro e riflessione per giornalisti, politici e attivisti, e oggi la sua storia continua a rappresentare un esempio di coraggio, ironia e impegno civile.

Alla proiezione parteciperà Diego Silvestri, della Cellula Coscioni Vicenza-Padova, che interverrà nel dibattito con il pubblico al termine del film. La distribuzione del documentario è a cura di Mescalito Film, a cui va il ringraziamento per aver reso possibile la realizzazione di questa testimonianza.

comunicato stampa

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Johanna Finocchiaro

Buongiorno, Good morning, Bonjour, Buenos Días, Namasté!
Sono Johanna. Classe 1990, nata a Torino, appassionata di musica, viaggi, lingue straniere e poesia. Già, POESIA.
Scrivo sin dalla tenera età (mi sono innamorata di lei al nostro primo incontro, alle scuole elementari) e leggo, leggo tanto, sempre e ovunque. La mia massima fonte d'ispirazione è la natura e l'arte sua complice: mi conquistano l'immediatezza, la forza comunicativa, la varietà di forme e concetti espressi, la contraddizione.
Viaggiando ho compreso quanto il mondo sia immenso, dinamico ed io piccola. Mi ci sono adattata, pian piano, stravolgendo i piani e spostando i limiti. Oggi, continuo ad essere curiosa. E gioiosa. Mi occupo di divulgazione culturale e ho all'attivo quattro pubblicazioni: Clic (L'Erudita Editore), Ramificare (Eretica Edizioni), Specchi (Scrivere Poesia Edizioni), L'Atto versato (Edizioni Il Cuscino di Stelle). Obiettivo primario: sostenere una cultura consapevole, socialmente impegnata.
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Questa rubrica nasce sotto una buona stella o così mi piace pensare; si propone, con determinazione, di avvicinare il lettore a un genere letterario incompreso quanto testardo: la poesia.
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