Politica | 17 dicembre 2025, 16:00

Un anno di Consiglio regionale. Nicco: “Lavoro intenso, ma segnato da contestazioni” [VIDEO]

Il 2025 di Palazzo Lascaris è stato illustrato, numeri alla mano, nella biblioteca di via Alfieri aperta in via straordinaria dopo i lavori. Quasi 10mila emendamenti, approvati nemmeno 200

Davide Nicco, presidente del Consiglio regionale

Davide Nicco, presidente del Consiglio regionale

Si chiude il 2025: un anno di lavoro intenso, ma segnato da molte contestazioni. A dirlo è il presidente del  consiglio regionale Davide Nicco nella presentazione dell’anno di attività di Palazzo Lascaris. 

Quasi ogni seduta - ha detto Nicco - è stata accompagnata da proteste davanti al Palazzo, a testimonianza di un clima di tensione che non riguarda solo Torino o il Piemonte, ma che si avverte anche a livello nazionale e, probabilmente, risente delle instabilità internazionali. Mi auguro che il 2026 segni una distensione, sia sul piano globale che sul territorio e che si possa tornare a un confronto più costruttivo e meno improntato alla protesta."

I numeri dell’attività del consiglio sono stati resi noti in una conferenza avvenuta in via straordinaria presso presso la biblioteca regionale di via Alfieri interessata dai lavori, ma che tra non molto riaprirà i suoi spazi al pubblico. 

"Si tratta infatti di un luogo pensato per l’incontro, il confronto e la riflessione su temi importanti - ha detto Nicco - a disposizione di tutte le cittadine, i cittadini e le associazioni del Piemonte. L’obiettivo è farne un vero e proprio centro di aggregazione e cultura per l’intera regione”.

Mentre procedono i lavori su Palazzo Lascaris: "il completamento è previsto nel corso del 2026, possibilmente entro metà anno, o al più tardi nella seconda parte dell’anno. Va detto che una parte significativa dell’edificio è già stata ristrutturata: la facciata è stata completamente recuperata e oggi si presenta in tutta la sua bellezza".

"Contiamo di concludere anche gli interventi interni, compresa l’aula consiliare - è l’auspicio di Nicco - che con ogni probabilità tornerà nella sua sede originaria al piano interrato, uno spazio ampio e ora totalmente rinnovato.”

Le attività del Consiglio regionale

Durante l’incontro sono stati forniti i numeri dell’attività consigliare: nel 2025 il Consiglio regionale ha svolto 49 sedute d’aula per un totale di 215 ore di discussione. Sono state approvate 22 leggi e 73 delibere, di cui 42 relative a nomine. L’attività ispettiva è stata intensa: 306 interrogazioni/interpellanze, 300 interrogazioni a risposta immediata e 329 atti di indirizzo. Presentati 19 disegni di legge e 34 proposte di legge.

Quasi 10mila emendamenti, solo 200 approvati

Forte l’attività emendativa: 9.845 emendamenti su leggi (197 approvati) e 119 su delibere (45 approvati). Tra i provvedimenti principali, spicca la legge regionale 9/2025 di riordino (148 articoli). Approvate anche norme su comunità energetiche, truffe affettive e abbandono sociale. 

I numeri di commissioni e ufficio di presidenza

Nel 2025 le Commissioni consiliari si sono riunite 7 volte in sede legislativa (di cui 4 congiunte). L’attività istruttoria ha incluso 20 consultazioni online, 22 in presenza e 79 audizioni. Sono stati assegnati 51 provvedimenti: 33 proposte di legge, 18 disegni di legge e 70 proposte di deliberazione (PDCR). Sono stati licenziati 13 disegni di legge, 6 proposte di legge e 63 PDCR, mentre 2 proposte di legge sono state ritirate.

Redatti 40 disegni di legge

Gli uffici legislativi hanno supportato i consiglieri con la redazione di 40 progetti di legge, 11 ordini del giorno, 125 schede legislative, 18 newsletter tematiche e 65 segnalazioni normative. Pubblicati 3 numeri della rivista "Il Piemonte delle Autonomie”. L’Ufficio di Presidenza ha svolto 49 sedute, approvando 317 deliberazioni.

Piano socio sanitario: “Restano criticità"

Sul piano deliberativo, via libera a piani su rifiuti speciali, estrazioni, cultura, bullismo e socio-sanitario.

Un provvedimento, quest'ultimo, come sottolineato dal presidente Nicco, "atteso da 17 anni, considerato il ‘piano regolatore’ della sanità piemontese. È uno strumento fondamentale, che può dare nuovo slancio alla riforma del nostro sistema sanitario. Come in tutte le sanità regionali, anche qui ci sono luci e ombre. A mio avviso prevalgono le luci, ma alcune criticità restano, e contiamo di superarle proprio con l’attuazione di questo piano”.

Daniele Caponnetto

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