Moncalieri | 22 dicembre 2025, 13:31

Moncalieri, altro passo verso il futuro: completato il passaggio dello stato civile in digitale

Si chiude una lunga storia (cartacea) iniziata 160 anni fa

Una immagine del Palazzo comunale di Moncalieri

Una immagine del Palazzo comunale di Moncalieri

Il 18 dicembre il Comune di Moncalieri è ufficialmente entrato nell’Archivio Nazionale digitalizzato dello Stato Civile, completando il passaggio definitivo dal cartaceo al digitale, in linea con quanto già avvenuto nella maggior parte delle città italiane.

Chiusa una storia iniziata 160 anni fa

Il giorno precedente è stata effettuata per l’ultima volta la chiusura dei registri di Stato Civile in formato cartaceo. Si è così conclusa una storia lunga circa 160 anni, iniziata nel 1866, quando nel neonato Regno d’Italia presero avvio i registri di stato civile. A Moncalieri il primo atto fu registrato il 3 gennaio 1866 dall’Ufficiale di Stato Civile D. Mombello e riguardò la nascita di Rosa Maria Moglia, nata il giorno precedente “alle ore undici mattutine”.

Il primo atto del nuovo corso

In modo significativo, anche l’inizio di questa nuova fase interamente digitale è stato inaugurato da una nascita: l’atto relativo a una bambina nata il 17 dicembre 2025 è infatti il primo atto trasmesso dal Comune di Moncalieri al nuovo Archivio Nazionale digitale, redatto dall’Ufficiale di Stato Civile G. Mantoani. Un passaggio che crea una continuità ideale tra l’origine dello Stato Civile e la sua evoluzione contemporanea.

"Il completamento della digitalizzazione dello Stato Civile rappresenta non solo un aggiornamento tecnologico, ma un passaggio culturale e amministrativo rilevante, che rafforza l’efficienza, la sicurezza e l’accessibilità dei servizi al cittadino. È un ulteriore tassello del percorso di modernizzazione dell’ente, portato avanti con gradualità e attenzione, senza perdere il legame con la propria storia", ha dichiarato l'assessore ai Servizi Demografici Michele Morabito.

Transizione ordinata ed efficace

"Questo passaggio segna simbolicamente la fine di un tempo fatto di registri, calligrafie e pagine che hanno custodito per generazioni le storie di nascita, di unione e di vita della comunità moncalierese. Quelle pagine non vengono dimenticate, ma diventano memoria condivisa e patrimonio storico da preservare", ha aggiunto Morabito, ringraziando gli uffici per il lavoro svolto e per l’impegno nel garantire una transizione ordinata ed efficace.

"L’ingresso nello Stato Civile digitale apre una nuova fase, che parla il linguaggio del presente ma continua a raccontare le stesse storie: quelle delle persone", ha concluso Morabito. "È un cambiamento che guarda al futuro senza recidere il legame con il passato, nel segno di una continuità che accompagna Moncalieri da oltre un secolo e mezzo e che oggi si rinnova, con la stessa cura e lo stesso rispetto, in una forma nuova".

Massimo De Marzi

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Johanna Finocchiaro

Buongiorno, Good morning, Bonjour, Buenos Días, Namasté!
Sono Johanna. Classe 1990, nata a Torino, appassionata di musica, viaggi, lingue straniere e poesia. Già, POESIA.
Scrivo sin dalla tenera età (mi sono innamorata di lei al nostro primo incontro, alle scuole elementari) e leggo, leggo tanto, sempre e ovunque. La mia massima fonte d'ispirazione è la natura e l'arte sua complice: mi conquistano l'immediatezza, la forza comunicativa, la varietà di forme e concetti espressi, la contraddizione.
Viaggiando ho compreso quanto il mondo sia immenso, dinamico ed io piccola. Mi ci sono adattata, pian piano, stravolgendo i piani e spostando i limiti. Oggi, continuo ad essere curiosa. E gioiosa. Mi occupo di divulgazione culturale e ho all'attivo quattro pubblicazioni: Clic (L'Erudita Editore), Ramificare (Eretica Edizioni), Specchi (Scrivere Poesia Edizioni), L'Atto versato (Edizioni Il Cuscino di Stelle). Obiettivo primario: sostenere una cultura consapevole, socialmente impegnata.
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Questa rubrica nasce sotto una buona stella o così mi piace pensare; si propone, con determinazione, di avvicinare il lettore a un genere letterario incompreso quanto testardo: la poesia.
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Allontaniamoci dall'impostazione scolastica e dall'“analisi del testo”, lasciando spazio, invece, all'analisi del SENSO. Senso che sta per ragione e sensazione insieme. Impariamo a cercare la domanda, prima della risposta. E accendiamo il pensiero, tra racconti e storie positive che vado scovando per il mondo. Che dite, ci lanciamo nel viaggio? Al trasporto provvedo io!

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