Attualità | 24 dicembre 2025, 14:28

Pizze in dono agli ‘invisibili’ per ascoltare le loro storie

L’iniziativa solidale di Antonio Maglione e un gruppo di amici

L'iniziativa di Antonio Maglione

L'iniziativa di Antonio Maglione

C’era chi era in strada da 10 anni, chi da poco. Chi si sentiva fallito e abbiamo cercato di rincuorarlo”. Antonio Maglione non nasconde la commozione, quando racconta dell’iniziativa di ieri sera con un gruppo di amici, in tutto una decina, tra cui una responsabile del Regina Margherita. Si sono dati appuntamento alla pizzeria di via Po 46 per prendere delle pizze e distribuirle ai senza tetto: “Abbiamo fatto la zona di via Po, fino a via Roma e piazza San Carlo - racconta Maglione -. Abbiamo distribuito 25 pizze, ma anche aiuti come coperte o maglioni”.

Non è la prima volta che ‘il sognatore di un mondo migliore’, come si definisce, mette in piedi una serata simile: “La pizza è un pretesto per parlare con loro, ascoltarli e non farli sentire soli. Perché la povertà è tra noi” sottolinea. In strada hanno trovato diversi stranieri, ma anche tre trentenni italiani: “Tanti ci hanno detto che non vanno al dormitorio perché hanno paura di furti o violenze o perché non possono portare il cane, che è la loro unica compagnia - rivela -. Sotto i portici e in strada, però non mancano i furti. Un senzatetto è rimasto senza scarpe e stasera gliele porteremo. Mi piacerebbe che le istituzioni si organizzassero per offrire a chi non vuole andare in dormitorio, dei sacchi a pelo invernali e delle coperte per combattere il freddo”.

La speranza di Maglione è anche che la gente inizi a sentire la loro presenza e a salutare queste persone, per farle sentire incluse e accettate, “perché nella vita può capitare a tutti di perdere il lavoro e trovarsi in una situazione difficile”. E soprattutto che i giovani facciano la loro parte, “perché purtroppo non hanno risposto al mio appello per partecipare alla distribuzione di ieri sera”.

Marco Bertello

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Johanna Finocchiaro

Buongiorno, Good morning, Bonjour, Buenos Días, Namasté!
Sono Johanna. Classe 1990, nata a Torino, appassionata di musica, viaggi, lingue straniere e poesia. Già, POESIA.
Scrivo sin dalla tenera età (mi sono innamorata di lei al nostro primo incontro, alle scuole elementari) e leggo, leggo tanto, sempre e ovunque. La mia massima fonte d'ispirazione è la natura e l'arte sua complice: mi conquistano l'immediatezza, la forza comunicativa, la varietà di forme e concetti espressi, la contraddizione.
Viaggiando ho compreso quanto il mondo sia immenso, dinamico ed io piccola. Mi ci sono adattata, pian piano, stravolgendo i piani e spostando i limiti. Oggi, continuo ad essere curiosa. E gioiosa. Mi occupo di divulgazione culturale e ho all'attivo quattro pubblicazioni: Clic (L'Erudita Editore), Ramificare (Eretica Edizioni), Specchi (Scrivere Poesia Edizioni), L'Atto versato (Edizioni Il Cuscino di Stelle). Obiettivo primario: sostenere una cultura consapevole, socialmente impegnata.
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E POE...SIA!
Questa rubrica nasce sotto una buona stella o così mi piace pensare; si propone, con determinazione, di avvicinare il lettore a un genere letterario incompreso quanto testardo: la poesia.
Perché no!? Perché non recuperarla dal cassetto, vestirla con abiti nuovi, freschi, darle una possibilità? La possibilità di emozionarci, semplicemente questo: riflettere, sentire qualcosa, qualsiasi cosa, con e grazie a Lei.
Allontaniamoci dall'impostazione scolastica e dall'“analisi del testo”, lasciando spazio, invece, all'analisi del SENSO. Senso che sta per ragione e sensazione insieme. Impariamo a cercare la domanda, prima della risposta. E accendiamo il pensiero, tra racconti e storie positive che vado scovando per il mondo. Che dite, ci lanciamo nel viaggio? Al trasporto provvedo io!

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