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Attualità | 18 settembre 2019, 23:20

Juve, 2-2 al Wanda Metropolitano che sta stretto ai bianconeri, autori di una prestazione di spessore

Esordio dolce-amaro per la Juventus quello di questa sera. Un 2-2 che non rende totalmente l'idea della grande prestazione messa in campo dai bianconeri. Un pareggio che, in ogni caso, servirà per crescere ulteriormente in futuro. Di altissimo livello le prestazioni di Cuadrado e Matuidi

Juve, 2-2 al Wanda Metropolitano che sta stretto ai bianconeri, autori di una prestazione di spessore

Un pareggio di carattere dopo una prestazione di spessore. C’è sicuramente rammarico in casa bianconera per una vittoria vista sfumare al 90’, ma la grande prova della Juventus rimane. Il match del Wanda Metropolitano termina con un pirotecnico pareggio, 2-2.

Applausi per la squadra di Sarri che, dopo un primo tempo di grande attenzione in fase difensiva e un secondo che a tratti ha ricordato i primi 60’ giocati all’Allianz Stadium contro il Napoli qualche settimana fa, esce da un campo difficilissimo con un buon punto.

La Juventus, in blu per l’occasione con la terza maglia, torna a Torino con una grande iniezione di fiducia perché la squadra di questa sera ha dimostrato di saper proporre gioco e di saper soffrire nei momenti di massima difficoltà.

Sopra le righe le prestazioni di Matuidi e Cuadrado, autori delle due reti bianconere. Di cuore e di pura forza la reazione dell’Atletico Madrid che, sotto di due reti al 65’, riesce a portare a casa un punto grazie a due reti su palle alte, uno dei maggiori punti di forza degli spagnoli. Buona la prestazione di Joao Felix che, però, ha avuto meno libertà di manovra rispetto al solito per merito della difesa bianconera. A prescindere dalla delusione per il mancato successo, Bonucci e compagni hanno giocato una partita incredibilmente intelligente sotto l’aspetto tattico. Questo match, sicuramente, lascerà il segno, in positivo. Straordinaria la giocata di Ronaldo che, al 4’ di recupero, per una questione di centimetri non ha trovato il 2-3 definitivo dopo essersi liberato di cinque uomini. 

CRONACA

Dopo i primi minuti di studio da parte delle due squadre, dove a regnare è l’equilibrio, la prima occasione del match arriva al minuto 11 ed è per l’Atletico Madrid: Joao Felix corre palla al piede per 60 metri prima di provare a beffare dal limite dell’area con una conclusione di punta Szczesny che, però, è attento e mette in angolo.

Nei successivi 10’ sono sempre Koke e compagni a essere più propositivi e al 19’, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Gimenez sale più in alto di tutti, ma non riesce ad angolare il suo colpo di testa che viene neutralizzato dall’estremo difensore bianconero.

Per vedere il primo squillo della Juve bisogna attendere qualche minuto: al 22’ Ronaldo riceve palla sul versante di sinistra e dopo essere rientrato sul destro tenta una conclusione dai 25 metri che rimbalza davanti a Oblak, ma non lo impensierisce. Fino al 30’, poi, le due squadre tornano a studiarsi senza essere particolarmente incisive. Un nuovo brivido per gli spagnoli arriva al 35’ quando Pjanic raccoglie un pallone quasi al limite dell’area e lascia partire un tiro praticamente perfetto che viene, però, deviato di testa in calcio d’angolo in maniera provvidenziale da Gimenez.

L’ultima emozione del primo tempo arriva dalla testa di Ronaldo che raccoglie un cross sul secondo palo di Cuadrado, ma non riesce a sorprendere un attento Oblak. Si chiude sullo 0-0 il primo parziale di un match che ha visto le difese delle due squadre sempre molto attente a sventare i pericoli provenienti dagli attacchi avversari. Nel complesso meglio le difese degli attacchi.  Nel secondo tempo, invece, si parte subito fortissimo. Al minuto 48 cambia il risultato al Wanda Metropolitano: Bonucci disegna una traiettoria perfetta in profondità per Higuain che corre in campo aperto e dal versante di sinistra si accentra e con un filtrante rasoterra pesca dal lato opposto dell’area di rigore Cuadrado che con una mezza finta si libera di Lodi e accentrandosi lascia partire un mancino che si infila sotto l’incrocio dei pali alla destra di Oblak che impietrito non può fare altro che ammirare questa grandissima giocata dell’esterno colombiano.

Juventus in vantaggio, 0-1, a Madrid in uno stadio gelato dallo svantaggio. L’Atletico, colpito nell’orgoglio, prova la reazione immediata, ma la Juve è brava a difendersi con ordine e a soffrire. Al 60’ i padroni di casa arrivano in porta con una serie di combinazioni che lasciano immobile la difesa bianconera, ma sul più bello Gimenez spara alto dall’altezza del dischetto dopo essere stato servito in maniera perfetta da Koke. La Juventus, però, in questo secondo tempo è entrata in campo con un piglio diverso e al 65’ trova anche la rete del raddoppio grazie a una grande azione sul versante di sinistra: Alex Sandro riceve un ottimo pallone da Ronaldo e lo mette in mezzo all’area dove si fa trovare pronto Matuidi che riesce a trovare lo spazio di inserimento tra Savic e Gimenez e beffa Oblak, 0-2.

Proprio quando il match sembra incanalarsi nella direzione desiderata dai bianconeri, l’Atletico con la “garra charrua” tanto decantata da Simeone riapre la gara con un’ottima sponda di un onnipresente Gimenez per Savic che deve solo spingere in porta la sfera, 1-2. L’incontro cresce ancora d’intensità: il Wanda Metropolitano è una bolgia in questo momento. La Juve non ci sta e al 73’ si rende molto pericolosa prima con un diagonale di Higuain che impegna e non poco Oblak e sulla respinta con una conclusione di prima intenzione di Matuidi che viene ribattuta da Savic a pochi metri dalla linea di porta. Cambi da una parte e dall’altra per non perdere d’intensità: Correa, Herrera e Vitolo per i colchoneros, Bentancur e Dybala per i bianconeri.

A meno di 10’ dalla fine il neo entrato Vitolo si rende pericoloso con una conclusione che viene deviata sopra la traversa dall’estremo difensore bianconero. Nel finale Pjanic chiede il cambio e al suo posto entra Ramsey. Al 90’, dopo l’ennesimo calcio d’angolo a favore, l’Atletico trova la rete del definitivo pareggio con un’incornata di Herrera che si insacca nell’angolino basso alla sinistra di Szczesny che prova ad allungarsi, ma nulla può.

Clima a dir poco infuocato a Madrid, con uno scatenato Simeone che continua a incitare il pubblico presente. C’è ancora spazio per le emozioni: al 4’ di recupero Ronaldo si mette in proprio e dopo aver ricevuto la palla da Matuidi salta cinque uomini e lascia partire una rasoiata che per una questione di centimetri non si insacca in rete. Il Wanda Metropolitano torna a soffrire, ma il match termina con un pirotecnico 2-2. 

ATLETICO MADRID - JUVENTUS 2 - 2

Atletico Madrid (4-4-2):
Oblak, Trippier, Savic, Gimenez, Lodi (76’ Vitolo), Koke (C), Saul, Thomas (76’ Herrera), Lemar (60’ Correa), Joao Felix, Diego Costa. All. Simeone. A disposizione: Adan, Arias, Llorente, Felipe.

Juventus (4-3-3): Szczesny, Danilo, Bonucci (C), De Ligt, Alex Sandro Khedira (69’ Bentancur), Pjanic (87’ Ramsey), Matuidi, Cuadrado, Higuain (79’ Dybala), Ronaldo. All. Sarri. A disposizione: Buffon, Bernardeschi, Demiral, Rabiot.

Arbitro: Danny Makkelie (Olanda)

Reti: 48’ Cuadrado (Juventus), 65’ Matuidi (Juventus), 70’ Savic (Atletico Madrid), 90’ Herrera (Atletico Madrid)

Ammoniti: 15’ Matuidi (Juventus), 71’ Cuadrado (Juventus), 83’ Diego Costa (Atletico Madrid)


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Andrea Colella

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