Sicurezza alla 7: animi tesi per l’incontro con l’assessore Finardi

Probabilmente l’assessore alla Sicurezza del Comune di Torino, Roberto Finardi, si aspettava tutt’altra accoglienza dai residenti della 7, durante la commissione sulla sua materia di competenza convocata per il 19 settembre. Ma quando dici “sicurezza” nella 7 gli animi si scaldano e saltano fuori, tutte insieme, le problematiche dei quartieri. Da Barattolo in zona Vanchiglietta agli scarsi controlli, come denunciano residenti e commercianti, a Porta Palazzo, per arrivare al degrado del Giardino Alimonda e dei Giardini Madre Teresa di Calcutta. Per citare alcune aree.“Sono state fatte delle operazioni – ha spiegato Finardi – per contrastare questi problemi, ma serve un piano dall’inizio alla fine. Un’area va presidiata attraverso attività comuni che richiamino i cittadini”. 

L’aula dell’ex Biblioteca Calvino, alla Circoscrizione 7, gremita (circa duecento persone presenti), era caldissima. I diversi interventi hanno posto l’attenzione sulla mancanza di un controllo del territorio. La presenza delle Forze dell’ordine è giudicata insufficiente.
E se anche don Stefano, parroco della chiesa di via Giaveno, riesce a dire “bisogna mandare via questa gente, non importa dove, ma via di qui” allora significa che la misura è davvero colma, la distanza tra cittadini e amministrazione (e più in generale la politica) aumenta.

Il vice-comandante della Polizia Municipale, Marco Sgarbi, ha spiegato: “Il personale di Porta Palazzo conta su 60 unità, dedicate all’attività commerciale e amministrativa. Il sabato le forze sono ridotte al 60%, su tre turni (12 agenti per ogni turno, ndr). Il personale in servizio nella zona sconta una carenza di organico generalizzata”.
Finardi, tuttavia, ha spiegato che il Comune va verso una riorganizzazione dell’intero corpo, con lo spostamento di agenti verso le aree più critiche, come Porta Palazzo. Non si intravedono soluzioni, però, per la mancanza di risorse.

Il presidente Luca Deri – che ha faticato non poco per tenere sotto controllo i fervori della platea – ha avanzato due richieste: la reintroduzione dei vigili di quartiere, che in passato furono sperimentati in alcune zone della città dando risultati incoraggianti; poi una stretta sugli orari dei market, perché chiudano alle 23, per evitare bivacchi e ubriacature moleste, almeno dopo una certa ora, quando i vigili in servizio sono di meno.
“Il problema – ha suggerito Deri – è stato anche l’aver tenuto in capo alla sindaca una delega alla Sicurezza per quasi un anno, quando probabilmente non aveva il tempo per seguirla”. Finardi, infatti, è stato nominato assessore alla Sicurezza appena due mesi fa.

Il centrodestra alla 7 ha chiesto l’istituzione di un tavolo con i capigruppo per condividere i problemi dei quartiere e trovare delle soluzioni, ipotesi che non ha trovato il gradimento dell’assessore Finardi. “Nemmeno io credo molto nei tavoli – ha attaccato Daniele Moiso, consigliere della Lega Nord alla 7 – ma è un anno che governate e non ci sono stati risultati. Ci sono problemi come i mercati, i “suk”, ma anche due centri sociali tra i più violenti della città. E qui, peraltro, vorremmo vedere anche la sindaca Chiara Appendino”.
“La commissione purtroppo – ha dichiarato Patrizia Alessi, consigliera alla 7 di Fratelli d’Italia, in una nota congiunta con i consiglieri di Giovannini e Gariglio – si è svolta in un clima teso e inconcludente. L’assessore Finardi ha suscitato il dissenso dei cittadini presenti. Ha ereditato la “patata bollente” da parte delle precedenti giunte di centrosinistra, ma ora tocca all’attuale giunta proporre il cambiamento di rotta annunciato in campagna elettorale”.