"Abbiamo lanciato un grido d'allarme: la situazione è preoccupante. A rischio ci sono oltre 10mila persone solo per il settore metalmeccanico in Piemonte".
C'è grande preoccupazione, nel mondo sindacale, in questi mesi di difficoltà e crisi industriali. E la Cisl regionale non fa eccezione. Le parole di Luca Caretti, segretario generale Cisl Piemonte, non lasciano spazio a interpretazioni, a margine del Consiglio regionale del sindacato.
"Le parole di Tavares non bastano"
"Quel che ha detto Tavares ieri non è sufficiente: va bene sapere che non ci saranno esuberi, ma a parte questo si stanno solo facendo parole. Servono prospettive e invece aumenta la cassa integrazione. Qui nella nostra regione si è al 40 per cento, mentre altrove è al 20".
I numeri della crisi
I numeri riassumono bene: nelle aziende in cui Cisl è presente, sono 6.000 i lavoratori metalmeccanici in cassa, in 25 imprese. Stellantis esclusa, che ne conta da sola poco meno di 3000. Nella ex Fiat, dove una volta si contavano 36mila operai (era il 1988) ora ne restano circa 10mila.
La provincia di Torino è la più colpita dagli ammortizzatori, con 8 aziende e 2.440 lavoratori in cassa. Quindi Alessandria e Asti con 1.910 addetti. Cuneo chiude l'elenco con 8 aziende e 1.437 lavoratori.
Altri costruttori? "Parliamone"
E dopo la settimana del Salone Auto non si è spenta l'eco di nuove presenze a livello di costruttori stranieri. "Soggetti alternativi a Stellantis? Bene, parliamone a un tavolo - dice Caretti -. Ma non sui giornali. Non si deve arrivare con l'acqua alla gola, in una situazione in cui si finisce per accettare tutto, per disperazione".
Mobilitazione, ma prima si tratti
Sempre più forte si fa la prospettiva di una Mobilitazione. "La nostra priorità è trattare. Se non ci saranno le condizioni per trovare accordi siamo pronti alla mobilitazione e a fare la nostra parte, come abbiamo sempre fatto - dice Caretti -. Ma le svolte più importanti in passato si sono ottenute con gli accordi e non con il conflitto".
"Richiamare Stellantis ai patti"
Allarmata anche Daniela Fumarola, segretaria generale aggiunta Cisl nazionale, per la prima volta a Torino: "Il settore dell'auto va tutelato in tutto il Paese. Con un confronto serrato Stellantis deve essere spinta a rispettare gli accordi e ad assecondare la sua responsabilità sociale. Non ci sembra ci sia questo atteggiamento, oggi e abbiamo chiesto al Governo un'azione e comportamenti coerenti".
Gli altri settori che soffrono
I segnali di crisi, però, vanno oltre l'auto. Il siderurgico, ma non solo: "Preoccupano anche il tessile, per esempio nel Biellese, con aumenti cassa del 100%. Cirio ha fatto apertura su ammortizzatori sociali, in scadenza, soprattutto per indotto. Bisogna aprire questo tavolo in fretta".
Senza dimenticare l'aspetto della formazione: "Le nuove produzioni richiederanno professionalità nuove. E bisogna, oltre a tamponare, anche programmare e pianificare l'apprendimento di competenze".
Contratti, salari e Manovra
Al convegno si discute anche di scenari nazionali: "Su contratti e salari aspettiamo di confrontarci con il neo presidente di Confindustria, Orsini. Non serve farlo per legge, perché c'è già una contrattazione e accordi esistenti. Serve un patto per crescita e investimenti per uscire dalla situazione difficile che stiamo vivendo", dice Fumarola.
Che sulla Manovra spiega: "Aspettiamo un incontro con il Governo. Vogliamo che vengano confermate le misure dello scorso anno come cuneo fiscale, accorpamento delle due aliquote e attenzione a famiglie, donne e giovani".
Infine, il tema degli incidenti sul lavoro. "Sulla sicurezza abbiamo avviato Mobilitazione da febbraio e continua nei luoghi di lavoro: la patente a crediti, che chiedevamo da molti anni, è un primo passo. Parte dell'edilizia, ma chiediamo che venga estesa anche altrove".