Viabilità e trasporti | 09 luglio 2025, 12:45

Dall'Allianz alla zona ospedali, i rincari colpiscono la linea 12: "Chiediamo altri soldi a Roma o cambiamo percorso"

Servono 53 milioni in più per l'opera: la variante di InfraTo prevede di eliminare la galleria

Un tram della nuova linea 12

Un tram della nuova linea 12

Dall'Allianz Stadium alla zona ospedali di Torino sud in tram, il caro-materiali colpisce anche la linea 12. E ora la Città si trova davanti ad un bivio: o cambiare in parte il tracciato, oppure chiedere degli altri soldi al Governo con un ulteriore allungamento dei tempi.

L'amara novità è stata comunicata oggi dall'assessore alla Mobilità Chiara Foglietta, durante una commissione dedicata all'infrastruttura che collegherà lo stadio della Juve con l'area vicino alle Molinette.

I rincari

La disponibilità del finanziamento da 221 milioni per l'opera, da parte di Roma, è arrivata ufficialmente solo nel 2024. Ma complice la guerra in Ucraina e l'inflazione, per realizzare la nuova linea 12 servono 53 milioni di euro in più, pari ad un rincaro del +25%. Il nuovo costo aggiornato è di quasi a 275 milioni di euro.

Da qui la Città ha chiesto ad InfraTo di elaborare un percorso alternativo, per riassorbire gli aumenti. "Non possiamo rinunciare a questa linea - ha chiarito Foglietta - perché serve la zona nord e degli ospedali. Siamo qui per capire insieme alla Circoscrizione se l'ipotesi di variante, che lascia il percorso pressoché invariato, va bene oppure se dobbiamo chiedere al Ministero ulteriori finanziamenti per coprire il delta del rincaro".

Cantieri al via nel 2027

Una possibilità, quest'ultima, che allungherebbe i tempi di realizzazione. Oltre a dover attendere i soldi da Roma, la variante consentirebbe di realizzare la nuova linea 12 in 38 mesi contro gli attuali 46. Il via ai cantiere è fissato ad ottobre 2027, mentre la fine nel 2030.

La variante 

La proposta di percorso alternativo prevede lo spostamento delle attuali fermate 8, 9 e 10 - che collegano piazza Manno con via Cesalpino - dalla galleria alla superficie. Il tracciato risulta leggermente più traslato a nord, con un anello su largo Grosseto. Una deviazione che favorisce anche un collegamento con il deposito di Venaria.

Riqualificazione della stazione Madonna di Campagna 

Questa variante permetterebbe di eliminare un chilometro di tunnel di nuova realizzazione, non la galleria completa, con un minor impatto ambientale e di durata dei cantieri. Evitando il passaggio in sotterranea si risparmierebbero i 53 milioni di rincari e altri 8 milioni: soldi, questi ultimi, che verranno utilizzati per riqualificare la Stazione di Madonna di Campagna.  

"Con questa variante - hanno concluso da InfraTo - possiamo realizzare la stessa opera con gli attuali finanziamenti". Favorevole alla proposta di variante il Presidente della 5 Alfredo Correnti, che ha sottolineato: "Con questa nuova linea diamo dei servizi al territorio. Eventuali migliorie potranno essere fatte anche in futuro, ma l'importante è partire con i lavori".

Forza Italia e Udc sostengono invece la richiesta del coordinatore Francavilla di istituire un tavolo di confronto permanente per reperire risorse esterne per coprire - almeno in parte -gli eventuali costi aggiuntivi. "Piuttosto che intervenire -ha aggiunto il vicepresidente della 5 Antonio Cuzzilla - riteniamo necessario l'ipotesi di far risalire il tracciato già a partire da Stazione Dora". 

I contrari

Contrario in modo netto il circolo Legambiente L'Aquilone: "Con questa modifica non viene riqualificata la Spina Reale. All'epoca aveva presentato una proposta di tracciato alternativo su corso Lombardia, che non è mai stata accolta".

Cinzia Gatti

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